21 luglio 2012

Tutto inizia alle 2.30 della notte tra mercoledì e giovedì, quando un passante soccorre un uomo di 50 anni che è per terra e si lamenta. Lo sconosciuto ha del sangue sulla faccia, gli esce da un taglio tra fronte e sopracciglio. Il passante chiama il 118 e poco dopo arriva sul posto un’ambulanza della Croce rossa di Voghera, che porta il ferito al pronto soccorso.
Il medico gli dà qualche punto di sutura, ma non è necessario il ricovero: d’altronde, anche il ferito non vuole rimanere in ospedale. L’uomo viene comunque identificato come un cinquantenne di Godiasco.
I carabinieri, avvisati dallo stesso personale medico del pronto soccorso (come vuole il protocollo operativo nel caso di persone rimaste ferite in episodi dai contorni poco chiari) appurano che l’uomo di Godiasco si era recato sul viali a luci rosse di Voghera per contrattare una prestazione di sesso a pagamento con una delle prostitute; il suo modo di rapportarsi, però, non piace alla «professionista»: la donna e due sue colleghe di lavoro lo prendono a spintoni, graffi e schiaffi.


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