17 gennaio 2012

Aggredisce, con una lama e senza apparente motivo, un giovane studente del Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni prima di finire in manette. E' accaduto questa mattina nei pressi di Piazza della Pace. Ad intervenire sono stati gli agenti del Commissariato di Maddaloni dopo la segnalazione della vittima. Sul posto, gli agenti operanti appuravano la veridicità della notizia e, raccolte le prime indicazioni dai testimoni presenti, rintracciavano e bloccavano immediatamente l’autrice del gesto delittuoso, che tentava di darsi alla fuga a piedi nella vicina Via Capillo e che non opponeva alcuna resistenza all’arresto. Il giovane aggredito, uno studente diciassettenne del 'Villaggio dei Ragazzi', era stato trasportato al locale pronto soccorso. La donna invece si identificava per T.E., classe 1966 di Maddaloni, soggetto già conosciuto dalle Forze dell’Ordine a causa dei suoi numerosi precedenti penali e di polizia per: violenza, resistenza ed oltraggio a Pubblici Ufficiali, lesioni personali, minacce, ingiurie ed evasione.

L'episodio. La donna stessa, all’interno di un bar in Piazza della Pace, aveva aggredito, alle spalle e senza alcun apparente motivo il giovane studente, prima percuotendolo con schiaffi e pugni e poi procurandogli ferite da taglio al collo mediante una limetta per unghie, rinvenuta all’interno della sua borsetta, in un kit da manicure, ed immediatamente sequestrata. Lo studente veniva medicato e subito dimesso con prognosi di giorni otto per due lievi ferite da taglio ai lati del collo. Considerata la gravità della condotta ed i suoi precedenti specifici, la donna veniva, quindi, dichiarata in stato d’arresto per il delitto di lesioni personali aggravate e sottoposta a giudizio direttissimo, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. All’esito dell’udienza, svoltasi nello stesso primo pomeriggio odierno, l’arresto veniva convalidato e l’Autorità Giudiziaria disponeva la custodia cautelare in carcere dell’indagata, immediatamente eseguita, con traduzione presso la Casa Circondariale di Pozzuoli.
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