28 novembre 2011

26 novembre 2011 - Un contratto per uccidere il marito, farlo fuori nel corso di una finta rapina che degenera: «Non voglio clamore, non vorrei che potessero risalire a me». Una donna determinata a chiudere nel sangue un matrimonio che è sfociato in una separazione piena di attriti. Un piano diabolico eseguito con una freddezza che gli inquirenti definiscono «inquietante», fallito però miseramente, grazie al lavoro della squadra anticrimine del commissariato di polizia di Stato e a un amico del marito che si è prestato a ‘interpretare’ la parte del killer.
I protagonisti sono una coppia di Crema, lui 39 anni e lei uno di meno, casalinga: lui è un professionista affermato e conosciuto in città, con uno studio a Milano. Non hanno figli e la separazione si fa aspra soprattutto per questioni economiche. La moglie cerca di costruire un castello di accuse nei confronti del marito, che viene indicato come responsabile di diversi episodi di violenza a suo danno.
La situazione si fa sempre più tesa fra i due fino a quando la moglie un giorno confida il suo folle piano a un’amica: vuole assoldare un killer professionista e uccidere il consorte.
Qui gli inquirenti, che ieri hanno tenuto una conferenza stampa per spiegare i dettagli, si fanno vaghi: non si sa se sia stata direttamente l’amica a confidare al marito l’intento assassino della moglie o se la donna si sia confidata con qualcuno.
Fatto sta che il marito viene a sapere che la moglie vuole farlo fuori. E si rivolge alla polizia.

28 novembre 2011 - Sembra scomparsa la donna di 39 anni di Crema che aveva cercato di assoldare un killer per uccidere il marito dal quale viveva separata. L'indiscrezione è trapelata dagli investigatori. È probabile che la donna, dopo il clamore suscitato in questi giorni dalla notizia, abbia deciso di allontanarsi dalla città: sul suo capo della donna pende una denuncia per tentato omicidio.
La donna non è stata arrestata con la scusa che, trattandosi di un finto killer, si doveva valutare l'ipotesi di reato.


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