3 luglio 2011

Rapine nelle abitazioni degli anziani, sono già due i casi accertati a Musile, ma si teme che altri non siano stati denunciati. Una donna sui trent'anni, apparentemente italiana, ha fatto visita ad almeno due donne anziane che abitano in paese. Si è presentata come amica della figlia, segno che aveva qualche informazione sulla famiglia e sul fatto che le donne abitassero sole. «Devo dirle una cosa su sua figlia perché non venga ingannata». Così si è presentata la donna approfittando dell'ingenuità delle anziane. Il modus operandi è infatti lo stesso nei due casi finora segnalati. Poi le ha confuse, con dei suggerimenti su come prevenire truffe e altri raggiri ai danni delle loro figlie appunto che continuavano a comparire nei discorsi affrontati. Una volta acquistata la fiducia, hanno fatto due passi in casa, parlando del più e del meno, sempre chiacchierando per creare confusione e millantando l'amicizia con la figlia. Una volta giunta nelle vicinanze della camera da letto ha dato un forte spintone all'anziana, facendole quasi perdere conoscenza. Ha dunque rovistato nella camera da letto per rubare un po' di soldi in contanti. Una cifra che non dovrebbe superare i 500 euro.
Questo è stato il caso più grave, mentre nell'altro episodio sarebbe semplicemente riuscita a trovare i soldi rovistando in casa e distraendo l'anziana. A quel punto, senza curarsi minimamente delle condizioni dell'anziana che aveva avuto un malore, la malvivente è fuggita facendo perdere le sue tracce. L'allarme è scattato poco dopo. Sono stati chiamati i carabinieri che hanno raccolto la denuncia.
link alla notizia:
nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2011/07/03/news/la-rapinatrice-delle-anziane-sole-4554464


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