4 maggio 2011

aggiornamento al 18 ottobre 2012:
(ANSA) - Monia Nobile, 36 anni, e il patrigno, Paolo Belardo, di 61, sono stati condannati oggi a 14 anni e due mesi di reclusione ciascuno per l'omicidio di Gianpierluigi Cannetti, ex marito della donna, ucciso a colpi di spranga mentre dormiva la notte del 30 aprile 2011 e poi nascosto in un bidone metallico.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2012/10/18/Uccise-ex-marito-condannata-patrigno_7654680.html

Scusa ufficiale, la solita: "mi maltrattava"

Il corpo di un uomo è stato trovato nascosto in un fusto per l’olio minerale, in un garage del cortile di un’abitazione in un quartiere residenziale di Alessandria. Il ritrovamento è stato fatto dai Carabinieri sulla base delle dichiarazioni di due persone, la ex moglie della vittima, 34 anni, e il suo patrigno, 59 anni, che si sono recate spontaneamente alla Procura della Repubblica della città piemontese: i due si sono autodenunciati e sono stati fermati con l’accusa di concorso in omicidio pluriaggravato.
ORIGINARIO DI ENNA - L’uomo trovato morto è Giampierluigi Cannetti, di 35 anni, originario di Piazza Armerina (in provincia di Enna). Da quanto si è saputo, era residente ad Alessandria ed era domiciliato presso la ex consorte, sempre ad Alessandria. L’ipotesi su cui lavorano gli inquirenti è che l’uomo sia stato ucciso a colpi di spranga e il cadavere sia stato poi riposto in un grosso bidone di olio minerale vuoto, dov’è stato ritrovato. Il cortile si trova in uno stabile in un quartiere residenziale della città, al numero civico 26 di via Ardigò. Secondo il racconto delle due persone che si sono rivolte alla Procura della Repubblica della città piemontese, il delitto risale verosimilmente a qualche giorno fa.
I FERMATI - I due fermati sono un uomo di 59 anni e la figliastra di 34 anni: hanno confessato di aver commesso il delitto e hanno fatto ritrovare il cadavere. I due si sono recati spontaneamente, accompagnati da un avvocato, prima alla Procura della Repubblica di Torino e poi a quella di Alessandria. Secondo il loro racconto, il delitto è stato commesso nella notte fra sabato e domenica, nella casa dove vive la donna. Il cadavere è stato poi portato nel garage e sistemato nel fusto. Il racconto dell’uomo e della donna è comunque al vaglio della procura e dei Carabinieri del comando provinciale di Alessandria. La donna avrebbe individuato il movente dell’assassinio nei maltrattamenti a cui la vittima l’avrebbe sottoposta. Secondo alcuni testimoni che abitano vicino al garage, nella giornata di domenica sarebbe stato visto un furgone bianco avvicinarsi al garage e alcune persone scaricare qualcosa e poi andare via. Un uomo e la figliastra di 34 si sono autodenunciati ai Carabinieri. E ora sono in stato di fermo
link alla notizia:
www.corriere.it/cronache/11_maggio_03/ucciso-sprangate-alessandria_3a8aa516-75c3-11e0-88f0-a00eb5833fe6.shtml

Insieme al patrigno ha ucciso l'ex marito, a sprangate, poi ha nascosto il corpo in garage, dentro un fusto d'olio: "Mi maltrattava", ha raccontato la donna ai carabinieri, confessando il delitto.
La vittima Giampierluigi Cannetti, 35enne nato e residente a Piazza Armerina, è stato ucciso ad Alessandria, nella casa della ex consorte, con la quale - secondo quanto accertato dai carabinieri - stava cercando di ricucire il rapporto. E' stata la donna, 34 anni, insieme al patrigno, 59 anni, a confessare il delitto. I due si sono presentati ieri sera in procura ad Alessandria, accompagnati dal loro avvocato e hanno raccontato tutto. Ora sono in stato di fermo per omicidio volontario pluriaggravato.
Ma - spiegano i carabinieri di Alessandria che stanno indagando - ancora molti contorni della vicenda sono da chiarire, soprattutto per quanto riguarda il movente, e, mentre si attende il risultato dell'autopsia, i militari continueranno ad ascoltare testimonianze di conoscenti e vicini.
Secondo quello che i due fermati hanno raccontato ai carabinieri, il delitto è avvenuto tra sabato e domenica. Hanno detto di avere ucciso Cannetti a sprangate, poi di aver messo il corpo in garage, chiuso in un fusto d'olio. Dove i militari lo hanno poi trovato. Non è ancora chiaro il ruolo svolto dai due, né il movente.
"Mi maltrattava", così la donna ha detto a carabinieri e pm durante la confessione. Ma non risulta alcuna denuncia in merito, l'unica denuncia fatta dalla donna è per stalking e non contro l'ex marito. I militari hanno accertato che la vittima era regolarmente residente in Sicilia, a Piazza Armerina, divorziato con l'affidamento del figlio 13enne, che quindi non abitava con la madre. Negli ultimi mesi la coppia aveva cercato di ricomporre la famiglia, e l'uomo da circa due mesi era andato ad abitare ad Alessandria a casa della ex moglie.
link alla notizia:
http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/20110504_100131.shtml


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