23 aprile 2010

Costretto ad ingoiare le pagine del diario oppure a mangiare cipolle per cena; e poi picchiato in ogni parte del suo corpicino, sottoposto a violenze psicologiche e trascurato a livello igienico e sanitario. Al centro degli abusi è un bambino (all’epoca dei fatti) di 8 anni, abitante a Sanremo; sotto accusa è la madre, M.T., di 31 anni, che lunedì dovrà comparire davanti al gup Eduardo Bracco per l’apertura dell’udienza preliminare.
È accusata di maltrattamenti, lesioni e violenza privata, reati commessi a margine di una brutta vicenda familiare, venuta a galla nel marzo del 2009 grazie alla scuola. Il bimbo aveva iniziato a mostrare in classe una certa insofferenza con gli insegnanti: sembrava trascurato, e quando il personale scolastico ha provato ad approfondire la vicenda, ha scoperto una situazione di abusi che probabilmente andavano avanti da parecchio tempo.
In particolare, la madre del bambino è accusata di aver fatto mangiare al figlio, per punizione, almeno due pagine del diario; sembra anche, secondo la ricostruzione egli inquirenti, che il piccolo - per il quale è stato nominato curatore speciale il procuratore legale Alessandro Gallese - fosse costretto a cibarsi di cipolle e spesso finiva per andare a letto senza cena.


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