8 marzo 2011

Si è presentata al bancone dell’accettazione, all’ospedale di Castel del Piano, e ha chiesto di ritirare i risultati degli esami del sangue, che aveva eseguito alcuni giorni prima. Ma non voleva saperne di pagare il ticket. Quando la dipendente dell’azienda sanitaria le ha detto che non avrebbe potuto consegnarle i risultati senza avere visto la ricevuta dell’avvenuto pagamento, la straniera ha iniziato a battere i pugni sul bancone e a insultare la dipendente. Bouchra Chiba, colombiana di trentaquattro anni, è stata condannata a otto mesi e dieci giorni di reclusione per violenza contro un pubblico ufficiale, la dipendente dell’Asl.
Nella tarda mattinata del due ottobre 2006, la giovane colombiana — secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini — si è presentata in ospedale per ritirare i risultati delle analisi eseguite alcuni giorni prima. Convinta che sarebbe stato sufficiente ritirarli. Quando l’impiegata che si trovava all’accettazione le ha chiesto prima di andare a pagare il ticket di 28 euro, la donna ha iniziato a dare in escandescenza.
Ha cominciato a urlare e inveire contro la dipendete dell’azienda sanitaria. Asserendo che, eventualmente, per lei avrebbe pagato l’ambasciata colombiana. E nello stesso tempi dava calci e pugni al bancone per intimidire la donna. Ma non si è limitata a questo. Visto che nonostante tutta la confusione, non riusciva a farsi consegnare i risultati. Ha strappato dalle mani dell’impiegata la busta dove c’erano gli esami e ha cercato di fuggire.
Nel frattempo, però, erano state allertate le forze dell’ordine, che hanno cercato di far tornare la calma. La colombiana, quindi, è finita alla sbarra per minaccia a pubblico ufficiale e per furto. Nei giorni scorsi si è concluso il processo a suo carico. Il giudice del Tribunale di Grosseto l’ha condannata a otto mesi e dieci giorni di reclusione. Oltre che al pagamento di trecento euro di multa. Il giudice, poi, ha concesso la sospensione condizionale della pena.


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