12 febbraio 2011

Aveva picchiato selvaggiamente un bambino di 10 anni, mentre stava giocando ai giardini pubblici, facendolo finire al pronto soccorso. Per questo motivo S. B., una 47enne di Montegranaro, è comparsa davanti al giudice di pace con l’accusa di lesioni. La donna, con una sentenza che ha suscitato qualche polemica, è stata condannata semplicemente a mille euro di multa.
Il fatto risale al 28 agosto del 2008, quando la piccola vittima dell’aggressione, insieme ai genitori, si era recata ai giardini pubblici per trascorrere una serata di svago. Erano da poco passate le 22 quando la donna, che si trovava anche lei nei giardini con il figlioletto, si era scagliata contro il bambino vittima dell’aggressione, l’aveva colpito ripetutamente, gli aveva preso la testa e gliel’aveva sbattuta contro un muro fino a farlo sanguinare.
Un uomo aveva avvisato il padre del bambino, che si trovava a qualche decina di metri, ed insieme erano riusciti a malapena a placare la furia della 47enne. La donna si era poi giustificata, sostenendo che il pestaggio era stata la reazione ad alcune provocazioni del bambino nei confronti del figlio. La piccola vittima dell’aggressione era dovuta ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale ‘Murri’ di Fermo, dove i medici gli avevano riscontrato alcune ferite lacero contuse alla testa e al collo e lesioni in diverse parti del corpo.
I genitori della vittima avevano denunciato il fatto ai carabinieri e la 47enne ieri è finita davanti al giudice di pace che, nonostante la violenza con cui è stata perpetrata l’aggressione, le ha riconosciuto le attenuanti generiche e l’ha soltanto condannata a mille euro di multa. Tutto questo nonostante durante il processo la donna abbia più volte ripetuto di essere nullatenente e quindi di non essere in grado di pagare la somma. In alternativa il giudice avrebbe potuto attuare una misura di permanenza domiciliare, che avrebbe dato anche più garanzie di sicurezza al bambino.
E’ stato lo stesso bambino che, alla fine del processo, ha chiesto ai genitori come mai la legge non abbia punito veramente l’autrice dell’aggressione ai suoi danni.


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