11 marzo 2008

Accusato di aver abusato di sua figlia: il tribunale di Avellino lo assolve perché il fatto non sussiste. Ieri la sentenza del per Romeo Iachetta di San Martino Valle Caudina, che, oltre al reato di violenza nei confronti della figlia, nel 1999 fu condannato per aver dato fuoco la sua abitazione, a seguito della quale perse la vita la sua consorte e glli altri due figli. Ieri, invece, si è concluso il processo per gli abusi contestati.
In pratica, secondo l’accusa, Iachetta usava minacciava la figlia Gennarina prospettandole ingiuste ritorsioni personali e in particolare, dicendole che avrebbe “pagato molto caramente” la disobbedienza al suo ordine per costringere, come in effetti poi ha fatto, Gennarina a scrivere di suo pugno una lettera diretta al procuratore della Repubblica di Avellino (e che successivamente è stata esibita in tribunale durante il procedimento dibattimentale) con la quala Gennarina ritrattava falsamente le accuse di violenza sessuale continuata a carico del padre ed ai suoi danni, attribuendo le accuse messo, di cui dichiarava la falsità, ad una propria reazione al divieto paterno di recarsi in gita scolastica, così costringendola a commettere favoreggiamento del genitore ed ad autocalunniarsi. E ieri la sentenza, che lo assolve dalle accuse. Il pm Capozzi aveva chiesto quattro anni di reclusione.
Iachetta, difeso dall’avvocato Alberico Villani, resta ancora in carcere, perché accusato del reato di strage. L’uomo, dopo essere stato accusato dalla propria figlia, preso dalla rabbia, fece saltare in aria la sua abitazione. Sua figlia ne uscì illesa, lui riportò solo qualche escoriazione, mentre, le uniche vittime furono la moglie e gli altri figli.
Fonte: http://www.ottopagine.it/accusato-di-aver-violentato-la-figlia-il-tribunale-assolve-iachetta/11032008/


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