14 giugno 2004

Perugia, 14 giugno - Una donna di 53 anni, A.C. nativa del nord Italia, ma residente nel perugino, è stata arrestata dalla polizia per disposizione del Gip del tribunale, nel quadro delle indagini per il pacco bomba inviato il 21 febbraio scorso alla segretaria di un call-center del capoluogo Marzia Bertuzzi ed esploso in Questura dove era stato portato, con conseguenze per tre poliziotti, uno dei quali (il sottufficiale Bruno Baglivo) ha perso due dita.
L'arresto è avvenuto in nottata; la donna sarebbe la mandante del bacco-bomba inviato appunto alla operatrice del call-center, con cui aveva una particolare relazione d'amicizia. Era stato ( XXXXX ) a confezionare il pacco con polvere nera (fili elettrici ed innesco), un «ordigno» contenuto in una cassetta video, spedita per posta e ritirata dalla Bertuzzi che aprendo l'involucro esterno si era accorta che qualche cosa non era regolare, tanto da decidere di chiamare la Questura.
La centrale operativa inviò sul posto una Volante; è stato l'equipaggio di quella volante a prendere in consegna, nel primo pomeriggio del 21 febbraio scorso, il pacchetto semiaperto che poi è esploso in questura interessando tre agenti. Allo ( XXXXX ), gli agenti della Questura erano giunti quasi subito, dopo aver avviato indagini a 360 gradi; tutti i call-center vennero setacciati e controllati.
Le indagini coordinate dal PM. Antonella Duchini, hanno visto gli uomini della mobile diretti dai funzionari Piero Angeloni e Luigi Nappi impegnati notte e giorno per arrivare ad una soluzione della vicenda nella quale erano rimasti feriti i tre poliziotti; ora hanno portato all'individuazione del movente (sembra passionale, con l'amicizia particolare tra le due donne) dopo aver scavato per mesi sul giro milionario di vari call-center, che puntano sugli oroscopi e su altri servizi offerti, quali cartomanzia ed amicizia.

link alla notizia
http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2004/06/14/5351400-Perugia.shtml


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