22 giugno 2001

"Cara, non ti sposo più". E lei fa uccidere il fidanzato
Le aveva promesso di portarla all'altare. Ma poi si è tirato indietro: massacrato da due killer della mafia assoldati per 40 milioni

"Cara, non ti sposo più". E lei fa uccidere il fidanzato Le aveva promesso di portarla all'altare. Ma poi si è tirato indietro: massacrato da due killer della mafia assoldati per 40 milioni

PALERMO, 22 GIUGNO 2001 - Le aveva promesso di portarla sull'altare, ma alla fine Giuseppe Ferraro ci ha ripensato e la donna, Maria Intravaglia, per «lavare questo disonore» ne ha commissionato l' uccisione dietro il pagamento di 40 milioni di lire a due killer della mafia, Salvatore Grigoli e Luigi Giacalone.
I giudici della corte d' assise di Palermo, presieduta da Giacomo Montalbano, hanno condannato Maria Intravaglia a 16 anni di reclusione. La donna, attualmente agli arresti domiciliari perchè claudicante, aveva chiesto ed ottenuto di essere giudicata con il rito abbreviato.
Era stata accusata da Grigoli, il quale aveva confessato l' assassinio di Giuseppe Ferraro, commesso il 20 agosto '87. Per i due sicari si sta svolgendo il processo con il rito ordinario. L' accusa è stata sostenuta in aula dai pm della Dda Olga Capasso e Marzia Sabella. Gli inquirenti avevano avuto solo pochi riscontri alle dichiarazioni del pentito, ma sono bastati per emettere la sentenza di condanna.
Il processo riguardava, oltre ad Intravaglia, altre cinque persone accusate a vario titolo di omicidi commessi negli anni Ottanta. I giudici hanno condannato all' ergastolo i boss Giuseppe Graviano e Gaspare Spatuzza, assolvendo Giuseppe Arnone, Benedetto Graviano e Fifetto Cannella. Quest' ultimi due erano stati accusati da Grigoli di aver fatto parte del commando che uccise il 12 ottobre del '91 l' ex poliziotto Serafino Ogliastro, coinvolto nell' affare Sucato, definito il 'mago dei soldì di Palermo.
Ogliastro fu eliminato con il metodo della lupara bianca, ma i motivi che spinsero i sicari di Cosa nostra, fra cui Grigoli, ad ammazzarlo non sono stati ancora scoperti. Il corpo dell' uomo non è stato mai ritrovato. L' auto della vittima venne fatta ritrovare dopo più di un anno dalla scomparsa grazie alla trasmissione televisiva 'Chi l'ha visto?'. La famiglia Ogliastro si era costituita parte civile nel processo.

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