27 luglio 2016

Reo confesso del duplice delitto il fidanzato, 18enne all’epoca dei fatti, A. T. I genitori si opponevano alla relazione tra i due

Subito dopo la lettura della sentenza, la ragazza è scoppiata a piangere. Lo hanno riferito i suoi legali, che hanno assistito all’udienza insieme ad alcuni familiari. Ora verrà riaccompagnata nell’istituto penale minorile di Nisida, a Napoli, dove è detenuta e ha iniziato un percorso di recupero, assistita da alcuni psicologi. Secondo il Gup la ragazza è «socialmente pericolosa» e il giudice ha disposto nei suoi confronti la misura di sicurezza della libertà vigilata dopo l’espiazione della condanna.
La vicenda
Antonio Tagliata aveva raccontato di essersi recato a casa della fidanzata per un «chiarimento» con i genitori di lei, contrari alla loro relazione. Secondo il racconto di T., Fabio G. era seduto sul divano, mentre la moglie era in piedi e fumava. «Il padre aveva uno sguardo minaccioso, ha detto ‘adesso basta’ ed è venuto verso di me: ho avuto paura, non ho capito più niente - ha raccontato Tagliata - Gli occhiali mi si sono appannati, ho sentito la mia ragazza che diceva ‘spara, spara!’, e ho sparato. A caso» ha riferito. In una conversazione intercettata dopo il fermo,, invece, T. diceva: «Li ho colpiti alla testa, prima lei, poi lui. Lei gridava come una gallinella, lui ha cercato di scappare». Contro i coniugi G. furono raggiunti da diversi colpi di pistola, una calibro 9 acquistata per 450 euro. Dopo il delitto i due ragazzi erano scappati verso Falconara Marittima, dove erano stati riconosciuti e fermati. La ragazza ha sempre sostenuto di non essere a conoscenza delle intenzioni di T. Secondo l’accusa, invece, la ragazzina era consapevole che il fidanzato era in possesso di un’arma vera e non avrebbe fatto niente per impedire l’assassinio del padre e della madre, anzi lo avrebbe spinto a ucciderli. Per l’ex fidanzato si procede davanti al tribunale ordinario.

Fonte: http://www.corriere.it/cronache/16_luglio_26/ancona-diciassettenne-condannata-18-anni-l-omicidio-genitori-5318e2c0-5356-11e6-ae43-c1c76a863041.shtml


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