L’uomo è stato ferito al torace, al fianco, alla gola. E per pochi millimetri non è stato raggiunto alla carotide
EMPOLI. Due i coltelli
insanguinati recuperati dalla polizia in una casa a Pistoia presa in
affitto da S. P. e A. C. Ventinove anni lei, 47 anni lui,
la coppia aveva deciso di andare a convivere poco più di un anno fa. Lei
si era trasferita da Empoli e per arrotondare le entrate lavorava come
donna delle pulizie, lui è infermiere all’ospedale San Jacopo. Una
convivenza difficile, fatta di scoppi d’ira e liti frequenti. Culminata
in un’esplosione di furia cieca mercoledì sera, quando S. P., nel
corso di un litigio, ha afferrato prima un coltello, poi un altro, e ha
sferrato fendenti che hanno raggiunto l’uomo al torace, al fianco e alla
gola. Una coltellata è arrivata vicinissima alla carotide. Il sangue di
lui ha coperto entrambi. Quando sono arrivati i soccorritori erano
fuori dalla porta di casa. Entrambi molto agitati, ma solo lui con
ferite importanti sul corpo.
L’uomo è stato operato nella notte,
e nel primo pomeriggio è stato trasferito nel dipartimento chirurgico,
fuori pericolo. S. P. è stata invece arrestata e trasferita nel
carcere di Sollicciano con l’accusa di tentato omicidio. La coppia era
già conosciuta dalle forze dell’ordine. Alcuni mesi fa la P. era
stata arrestata dai carabinieri e processata per direttissima in seguito
alla denuncia del (convivente). Anche in quell’occasione lei l’avrebbe
minacciato con un coltello. Nonostante le liti pregresse la coppia era
insieme, ma la crisi è degenerata rapidamente. All’origine
dell’aggressione di mercoledì, a quel che ha raccontato la donna, la
minaccia dell’uomo di «buttarla fuori di casa». «La casa è mia», ha
risposto lei (alla P. è intestato il contratto d’affitto, conferma il
proprietario dell’abitazione). Sono volati schiaffi e pugni, e poi la
donna ha preso un coltello da cucina e ha iniziato a tirare fendenti.
Dev’esserci stata una lotta tra i due, forse C. le ha tolto il
coltello, o è riuscito a gettarlo a terra, e lei ne ha afferrato un
altro, raggiungendolo anche con l’altro. Entrambi i coltelli - uno a
punta e uno con la lama seghettata - sono stati posti sotto sequestro
dalla polizia scientifica, insieme ad alcuni abiti insanguinati.
Forse
la vista del taglio al collo ha fermato la mano della donna, che ha
chiamato la madre, ad Empoli. La donna ha a sua volta allertato il
commissariato cittadino, che ha messo in moto i colleghi pistoiesi.
Quando gli uomini delle volanti sono giunti alla casa il personale
sanitario stava soccorrendo A. C. L’infermiere era cosciente, in
forte stato di agitazione, inveiva e gridava insulti contro la
compagna, a sua volta sporca del sangue dell’uomo e ancora in preda alla
rabbia. A. C. è stato portato al San Jacopo e operato d’urgenza.
Quella che preoccupava di più era la ferita alla gola: pochi millimetri
e la lama avrebbe raggiunto la carotide. La prognosi è stata sciolta
nel pomeriggio, quando i sanitari hanno deciso che l’infermiere poteva
essere trasferito nel dipartimento chirurgico.
S.
P. è stata portata a Sollicciano, in stato d’arresto per tentato
omicidio. Le è stato nominato un difensore d’ufficio, l’avvocato Paolo
Frosini. Ieri la convalida dell’arresto e l’interrogatorio di garanzia
da parte del giudice per le indagini preliminari Patrizia Martucci.
Fonte: http://iltirreno.gelocal.it/empoli/cronaca/2016/05/06/news/accoltella-il-compagno-arrestata-1.13424589
6 maggio 2016
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