Roma, 8 apr (Prima Pagina News) Una trentatreenne lituana è stata
tratta in arresto nella giornata di ieri dagli uomini della Polizia di
Stato della Squadra Mobile della Questura di Viterbo.
La donna era destinataria di un ordinanza di esecuzione di pena emessa
dalla Procura della Repubblica di Viterbo che dispone per la stessa
la condanna a 4 anni, 2 mesi e 2 giorni di reclusione e scaturisce la
sentenza divenuta irrevocabile per dichiarazione di inammissibilità del
ricorso presentato dalla parte emessa dalla Suprema Corte di
Cassazione.
La donna nel dicembre del 2013 si era resa protagonista di un grave
fatto di sangue. In piena notte, infatti, aveva richiesto l’intervento
della Polizia di Stato presso la propria abitazione, ove si
riscontrava che la sorella presentava una ferita alla schiena da arma
da taglio. Nell’immediatezza, la straniera riferiva che le due poco
prima erano state oggetto di un tentativo di rapina in una piazza del
capoluogo ove ignoti avevano poi colpito la sorella alle spalle.
A questo punto gli uomini della Polizia di Stato della Squadra Mobile
mettevano in atto una mirata attività d’indagine, supportata
dall’escussione di numerosi testimoni nonché da un attento esame della
scena del delitto.
Tutti gli accertamenti investigativi facevano emergere che in realtà
era stata proprio la donna ad accoltellare la sorella.
La straniera per tale motivo era stata tratta in arresto in flagranza
per il reato di tentato omicidio.
Nella giornata di ieri quindi, la donna è stata rintracciata,
prelevata dalla propria abitazione, condotta negli Uffici della Questura
e, dopo le formalità di rito associata alla Casa Circondariale di
Civitavecchia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Fonte: http://www.primapaginanews.it/dettaglio_news_hr.asp?ctg=6&id=342911
8 aprile 2016
Etichette: accoltellamenti , tentato omicidio , violenza domestica
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