La 65enne ripresa dalle immagini video mentre usciva dal Doblò
dove è stato trovato il cadavere dell'artigiano romano. Ritrovata l'arma
del delitto, i carabinieri indagano sul movente
Ucciso da una donna con una coltellata al collo e poi dato alle fiamme nel suo Fiat Doblò parcheggiato a due passi dalla spiaggia di Marina di San Nicola. Si chiude in meno di 24 ore l'omicidio di Corrado Valentini, l'artigiano romano di 59 anni trovato cadavere nel suo furgoncino nel pomeriggio di ieri. Ad uccidere l'uomo residente a Massimina una cittadina stranera di 65 anni,
che l'uomo conosceva. Ad incastrare l'assassina le immagini video che
l'hanno ripresa mentre si allontanava dal mezzo, a cui ha fatto seguito
una fiammata, dove è stato trovato il cadavere di Corrado Valentini.
DENUNCIA DI SCOMPARSA-
La scoperta del corpo privo di vita di Corrado Valentini era avvenuta
nel pomeriggio di ieri 10 marzo dopo la denuncia di scomparsa dell'uomo
da parte della moglie fatta la sera di mercoledì alla stazione dei
carabinieri di Ponte Galeria. Avviate le ricerche i militari della
Centrale Operativa di Civitavecchia hanno riscontrato, tramite il
segnale del telefono cellulare del 59enne, la sua presenza nel
territorio del Comune di Ladispoli.
CADAVERE NEL DOBLO' -
I Carabinieri in servizio, a seguito di accurate ricerche, intorno alle
ore 16:00 hanno rintracciato il furgone in uso alla persona scomparsa,
in piazzale della Lucertola di Marina di San Nicola con all'interno il corpo privo di vita di Corrado Valentini.
FERITE E BRUCIATURE -
Considerata la presenza di vistose tracce di sangue e i chiari segni di
bruciature presenti sul corpo dell’uomo, è stato richiesto l'intervento
del medico legale nonché dei Carabinieri della Squadra Rilievi del
Nucleo Investigativo di Ostia, per procedere agli accertamenti del caso.
Il medico legale, intervenuto sul posto, ha riscontrato che il decesso
era avvenuto a seguito di una lesione da taglio inferta all'altezza
della gola, riservandosi di fornire ulteriori elementi a seguito
dell'esame autoptico.
INCASTRATO DALLE IMMAGINI -
Inoltre nell’immediatezza, i Carabinieri del Nucleo Operativo della
Compagnia di Civitavecchia e della Stazione di Ladispoli, impegnato
nelle indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Civitavecchia Antonia Giammaria,
hanno visionato ed estrapolato le immagini riprese dalle numerose
videocamere presenti nell’area, riscontrando l’arrivo del mezzo, con a
bordo un uomo e una donna, intorno alle 17:30 del 9 marzo e,
successivamente, l’uscita dal mezzo stesso della sola donna intorno alle
ore 17:45, travisata dal cappuccio di un piumino e quindi
irriconoscibile, con una vistosa fiammata proveniente dall’interno
dell’abitacolo.
FUGA VERSO L'AURELIA - La
successiva visione delle videocamere presenti sulle possibili vie di
fuga di quella che, verosimilmente, era stata l’autrice del delitto,
hanno consentito di individuare chiaramente la donna allontanarsi in
direzione della via Aurelia.
CASALINGA DI LADISPOLI -
La conoscenza del territorio e della cittadinanza da parte dei
Carabinieri della Stazione di Ladispoli ha consentito loro di
identificare con quasi certezza la donna immortalata dalle videocamere
di sorveglianza del Consorzio Marina di San Nicola in una straniera
residente da anni a Ladispoli, una casalinga 65enne, la quale è
risultata avere avuto contatti con la vittima in passato.
CONTATTI FRA LA VITTIMA E LA DONNA -
Dall'esame dei tabulati telefonici dell'uomo, richiesti e ottenuti
d'urgenza, sono emersi contatti anche recenti con la donna, la quale,
pertanto, nella tarda serata di ieri 10 marzo, è stata condotta presso
la Caserma di Via Livorno a Ladispoli per essere sentita in merito al
suo possibile coinvolgimento nella vicenda. La stessa, dopo una iniziale
titubanza, ha ammesso le sue responsabilità, raccontando la sua
versione della dinamica dell'evento che l'avrebbe portata a colpire con
un coltello al collo l'uomo per poi cercare di bruciarne il corpo,
tuttora al vaglio degli inquirenti.
L'ARMA DEL DELITTO -
Successivamente la donna ha fornito importanti indicazioni che hanno
consentito di ritrovare l'arma del delitto, un coltello da cucina con
lama di circa 10 centimetri, che la stessa aveva ripulito dopo aver
compiuto l’omicidio e tentato di occultare nell’abitacolo del mezzo tra
gli attrezzi da lavoro, nonché gli indumenti indossati al momento del
fatto, di cui si era parzialmente disfatta lungo il percorso seguito per
rientrare a Ladispoli.
ESAMI DI LABORATORIO -
L’arma e gli indumenti sono stati sequestrati da personale della Squadra
Rilievi del Nucleo Investigativo di ostia, che ha inoltre acquisito,
nel corso degli accertamenti effettuati sul mezzo, ulteriori tracce che
dovranno essere sottoposte ad esami di laboratorio.
INDIZIATA DI DELITTO - Così la donna, alle prime ore di oggi, è stata dichiarata in stato di Fermo di Indiziato di Delitto, e associata alla Casa Circondariale di Civitavecchia dove rimarrà a disposizione dell'Autorità Giudiziaria
alla quale dovrà rispondere dei reati di Omicidio Volontario e Tentata
Distruzione di Cadavere. Resta da accertare il movente, fra le piste
quella passionale, ma i carabinieri in attesa della fine
dell'interrogatorio della 65enne davanti al publico ministero, non
escludono per il momento nessuna pista investigativa.
Fonte: http://www.romatoday.it/cronaca/omicidio-corrado-valentini-arresto.html
Ucciso da una donna con una coltellata al collo e poi dato alle fiamme nel suo Fiat Doblò parcheggiato a due passi dalla spiaggia di Marina di San Nicola. Si chiude in meno di 24 ore l'omicidio di Corrado Valentini, l'artigiano romano di 59 anni trovato cadavere nel suo furgoncino nel pomeriggio di ieri. Ad uccidere l'uomo residente a Massimina una cittadina stranera di 65 anni,
che l'uomo conosceva. Ad incastrare l'assassina le immagini video che
l'hanno ripresa mentre si allontanava dal mezzo, a cui ha fatto seguito
una fiammata, dove è stato trovato il cadavere di Corrado Valentini.
DENUNCIA DI SCOMPARSA-
La scoperta del corpo privo di vita di Corrado Valentini era avvenuta
nel pomeriggio di ieri 10 marzo dopo la denuncia di scomparsa dell'uomo
da parte della moglie fatta la sera di mercoledì alla stazione dei
carabinieri di Ponte Galeria. Avviate le ricerche i militari della
Centrale Operativa di Civitavecchia hanno riscontrato, tramite il
segnale del telefono cellulare del 59enne, la sua presenza nel
territorio del Comune di Ladispoli.
CADAVERE NEL DOBLO' -
I Carabinieri in servizio, a seguito di accurate ricerche, intorno alle
ore 16:00 hanno rintracciato il furgone in uso alla persona scomparsa,
in piazzale della Lucertola di Marina di San Nicola con all'interno il corpo privo di vita di Corrado Valentini.
FERITE E BRUCIATURE -
Considerata la presenza di vistose tracce di sangue e i chiari segni di
bruciature presenti sul corpo dell’uomo, è stato richiesto l'intervento
del medico legale nonché dei Carabinieri della Squadra Rilievi del
Nucleo Investigativo di Ostia, per procedere agli accertamenti del caso.
Il medico legale, intervenuto sul posto, ha riscontrato che il decesso
era avvenuto a seguito di una lesione da taglio inferta all'altezza
della gola, riservandosi di fornire ulteriori elementi a seguito
dell'esame autoptico.
INCASTRATO DALLE IMMAGINI -
Inoltre nell’immediatezza, i Carabinieri del Nucleo Operativo della
Compagnia di Civitavecchia e della Stazione di Ladispoli, impegnato
nelle indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Civitavecchia Antonia Giammaria,
hanno visionato ed estrapolato le immagini riprese dalle numerose
videocamere presenti nell’area, riscontrando l’arrivo del mezzo, con a
bordo un uomo e una donna, intorno alle 17:30 del 9 marzo e,
successivamente, l’uscita dal mezzo stesso della sola donna intorno alle
ore 17:45, travisata dal cappuccio di un piumino e quindi
irriconoscibile, con una vistosa fiammata proveniente dall’interno
dell’abitacolo.
FUGA VERSO L'AURELIA - La
successiva visione delle videocamere presenti sulle possibili vie di
fuga di quella che, verosimilmente, era stata l’autrice del delitto,
hanno consentito di individuare chiaramente la donna allontanarsi in
direzione della via Aurelia.
CASALINGA DI LADISPOLI -
La conoscenza del territorio e della cittadinanza da parte dei
Carabinieri della Stazione di Ladispoli ha consentito loro di
identificare con quasi certezza la donna immortalata dalle videocamere
di sorveglianza del Consorzio Marina di San Nicola in una straniera
residente da anni a Ladispoli, una casalinga 65enne, la quale è
risultata avere avuto contatti con la vittima in passato.
CONTATTI FRA LA VITTIMA E LA DONNA -
Dall'esame dei tabulati telefonici dell'uomo, richiesti e ottenuti
d'urgenza, sono emersi contatti anche recenti con la donna, la quale,
pertanto, nella tarda serata di ieri 10 marzo, è stata condotta presso
la Caserma di Via Livorno a Ladispoli per essere sentita in merito al
suo possibile coinvolgimento nella vicenda. La stessa, dopo una iniziale
titubanza, ha ammesso le sue responsabilità, raccontando la sua
versione della dinamica dell'evento che l'avrebbe portata a colpire con
un coltello al collo l'uomo per poi cercare di bruciarne il corpo,
tuttora al vaglio degli inquirenti.
L'ARMA DEL DELITTO -
Successivamente la donna ha fornito importanti indicazioni che hanno
consentito di ritrovare l'arma del delitto, un coltello da cucina con
lama di circa 10 centimetri, che la stessa aveva ripulito dopo aver
compiuto l’omicidio e tentato di occultare nell’abitacolo del mezzo tra
gli attrezzi da lavoro, nonché gli indumenti indossati al momento del
fatto, di cui si era parzialmente disfatta lungo il percorso seguito per
rientrare a Ladispoli.
ESAMI DI LABORATORIO -
L’arma e gli indumenti sono stati sequestrati da personale della Squadra
Rilievi del Nucleo Investigativo di ostia, che ha inoltre acquisito,
nel corso degli accertamenti effettuati sul mezzo, ulteriori tracce che
dovranno essere sottoposte ad esami di laboratorio.
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alla quale dovrà rispondere dei reati di Omicidio Volontario e Tentata
Distruzione di Cadavere. Resta da accertare il movente, fra le piste
quella passionale, ma i carabinieri in attesa della fine
dell'interrogatorio della 65enne davanti al publico ministero, non
escludono per il momento nessuna pista investigativa.
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