5 luglio 2012

Delitto Pierini: arrestata la figlia 45enne, il nipote confessa davanti ai Carabinieri:"Mi voglio liberare da un grosso peso" 

aggiornamento del 19 gennaio 2016
Poche settimane fa, sono state ritrovate in un cascinale nel Grossetano i resti di Giuseppina Pierini, la 63enne pensionata, scomparsa dalla sua casa di Pontenure il 5 luglio 2012.
Adesso la svolta nelle indagini sulla sua morte: i Carabinieri dell'Arma di Follonica hanno arrestato la figlia 45enne della donna: Maria Grazia Guidoni, è ora accusata di omicidio volontario.
Fino a poche ore fa la donna risultava indagata a piede libero. A denunciare Maria Grazia Guidoni è stato proprio suo figlio, che ha confessato a distanza di tre anni: "Mi voglio liberare da un grosso peso: mia nonna non è scomparsa ma è stata uccisa da mia madre”. Questa la rivelazione davanti ai carabinieri.
Il racconto di Gino Laurini, il nipote della vittima ha portato alla luce un atroce delitto avvenuto a Pontenure. Il giovane deve rispondere alle accuse di occultamento di cadavere. Fu infatti il 22enne alla fine di novembre a indicare ai Carabinieri il luogo dove era stata sepolta la nonna. Secondo Gino Laurini, la madre avrebbe fatto ingerire alla vittima una bevanda avvelenata per poi soffocarla in un sacchetto di nylon. Insieme avrebbero avvolto il corpo della Pierini in una coperta e lo avrebbero chiuso in un sacco portandolo poi nel Grossetano, proprio a Massa Marittima, dove avrebbero scavato una buca per mettervi il corpo della defunta.
Da tutti gli ascoltati dai Carabinieri, la famiglia è stata descritta come difficile e ambigua. I vicini di casa a Ponenure hanno riferito delle continue liti tra la madre e la figlia. A confermare quanto dichiarato, i Carabinieri di Piacenza e i colleghi toscani dovranno confermare l'autenticità della ricostruzione dell'accaduto.


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