2 marzo 2014

aggiornamento del 29 ottobre 2014
«Ho visto la mamma che infilzava il coltello nella gola di papà». Il racconto della bambina di 6 anni alla zia ha convinto la Procura di Ancona a interrogare formalmente la minore. Una procedura molto rara e complessa, quando si tratta di minori di questa età, necessaria comunque per chiarire il giallo del delitto di Agugliano (Ancona), in cui la mamma della piccina è accusata di aver ucciso il marito a sangue freddo.
La figlia della coppia verrà sentita in forma protetta come testimone a fine novembre, nell'ambito di un incidente probatorio contro la figlioletta più grande (6 anni) di Maria Andrada Bordea, 26 anni, di origine rumena, accusata di aver ucciso a coltellate il marito Dumitru, 33 anni, il 2 marzo scorso ad Agugliano e di averne simulato il suicidio.
La psicologa Sonia Vagni, incaricata dal gip Alberto Pallucchini di valutare la capacità di testimoniare ed eventuali conseguenze psicologiche negative per la minore, ha rilevato che la bambina è in grado di testimoniare.
La Bordea era stata arrestata 13 giorni dopo il ritrovamento del cadavere del marito, in casa, con un coltello piantato nel collo. Aveva raccontato di aver portato via di casa le due bimbe quando aveva visto il marito dare ancora in escandescenza, poi si era invece tradita confidandosi con un'amica.
http://www.ilmessaggero.it/MARCHE/bambina_racconta_ho_visto_mamma_uccidere_pap_amp_agrave/notizie/982812.shtml

aggiornamento del 15 marzo 2014
Sembrava un suicidio ma ad ucciderlo potrebbe essere stata la moglie Maria Andrada Bordea.
Svolta nelle indagini sulla morte del muratore rumeno Dimitru Bordea, 33 anni, disoccupato, trovato senza vita nella sua abitazione, il 2 marzo scorso, con la gola e il torace trafitti da diverse coltellate. Era stata proprio la moglie a dare l’allarme.
Sposati, due bambine piccole di 3 e 5 anni, il dramma della disoccupazione. Inizialmente si era pensato ad un suicidio per la crisi. Stamattina i carabinieri del Reparto operativo di Ancona, diretti dal Colonnello Luciano Ricciardi, hanno arrestato la moglie con l’accusa di omicidio confermata nella conferenza stampa tenuta al comando provinciale.
A far scattare le manette è stata l’autopsia che avrebbe accertato l’impossibilità, da parte di Dimitru, di colpirsi in successione con il coltello prima al petto poi a una spalla ed infine alla gola. La morte, inizialmente classificata come suicidio per problemi economici, con un coltellaccio da cucina, era sopraggiunta si pensava dopo un litigio con la moglie. La lama di 31 centimetri ha reciso la giugulare del giovane papà.
Bordea era in Italia da 10 anni, aveva perso il lavoro da tre. Quel giorno era rientrato a casa verso le 23.30 nella sua abitazione in via Cesare Battisti, nella cittadina a pochi chilometri di distanza da Ancona. Stando al racconto della moglie, il coniuge avrebbe cominciato ad urlare, a spaccare piatti in cucina tanto da spaventare la sua bimba più piccola. «Andate via… voglio uccidermi» avrebbe gridato mentre cacciava fuori di casa i familiari. La moglie con i figli è scappata dalla cognata che abita in un appartamento poco distante, sempre al centro di Agugliano e un’ora dopo, è rientrata a casa. In cucina, a suo dire, le si è presentata quella scena agghiacciante: il 33enne era riverso in una pozza di sangue. Pareva distrutta.
Ora, secondo le indagini dei carabinieri, emerge che potrebbe averlo ucciso lei. Fermata questa mattina dai carabinieri, la donna non ha proferito parola. Ad inchiodarla anche le testimonianze dei vicini che avrebbero riferito di averla vista uscire con gli abiti sporchi di sangue. Lei si era giustificata dicendo che aveva provato a salvare il marito.
A tradire la donna sono state alcune intercettazioni in cui Maria confessava il pentimento per quello che aveva fatto e la preoccupazione per il futuro delle due figlie. Da subito i carabinieri di Agugliano avevano avuto dei dubbi sul suicidio. Dimitru era stato trovato con il coltello da cucina ancora conficcato nel lato sinistro del collo, verso la spalla, e la mano che lo impugnava ancora.
La moglie da ieri sera si trova rinchiusa nel carcere di Pesaro in attesa dell’udienza di convalida. Nell’uccidere il marito avrebbe fatto tutto da sola. Finora si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Le bambine sono state affidate ai parenti.
Fonte:  http://www.cronacheanconetane.it/2014/trovato-morto-sgozzato-non-e-suicidio-arrestata-la-moglie-del-muratore-dimitru-bordea-il-muratore-rumeno-disoccupato-deceduto-il-2-marzo/


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