4 dicembre 2012

aggiornamento del 7 dicembre 2012
I segni della brutale violenza subita li ha impressi sul volto: un occhio nero, il sinistro, e la fronte graffiata. Ma nonostante tutto sorride Giuseppe Sellini, 47 anni, imprenditore bresciano titolare della Visionova srl. Sorride nonostante il 3 dicembre sia stato aggredito alla fermata dell'autobus di via Malta dalla furia del branco «in rosa» che tornava da una festa a base di alcol e fumo, mentre lui faceva jogging da solo al parco Tarello.
Colpevole di aver offerto aiuto a una ragazza che stava male, è finito nel mirino di una decina di adolescenti inferocite (identificate sette ragazze, di cui sei bresciane, tra i 16 e i 22 anni, e un giovane di 23). «È proprio la loro violenza che mi ha sconvolto. Soprattutto delle femmine. Volevano fare male». Non a caso, ad assestargli due cazzotti micidiali è stata proprio una ragazza.
Un gruppo stava prendendo a calci il bus, con i passeggeri barricati. E poi c'era lei, minorenne, seduta sotto la pensilina. «Una ragazzino mi si è avvicinato dicendomi che l'amica stava male, ho pensato volesse distogliere la mia attenzione. Le ho chiesto se avesse bisogno di aiuto: mi ha risposto di no. Aveva bevuto».
Poi quella frase. «Ehi ragazzi, cosa fate, calma, che succede?». Per il branco, un affronto imperdonabile. «In tre hanno iniziato a sputarmi addosso e insultarmi. Poi sono arrivate le altre». Rissa. «Ho cercato di allontanarmi». Niente da fare, secondo round. «Te ne vai eh? Sei un codardo, vieni qua, dai... Avevo davanti giovanissime che si facevano scudo proprio del fatto di essere minorenni. E continuavano a provocare». Compresa lei, la ragazza che l'ha preso a pugni e insultato: «Forza, colpiscimi se ne sei capace...».
E i passanti? «Pochi, ma non si è fermato nessuno, come se quel branco fosse padrone della strada. Mi hanno atterrato un paio di volte, e colpito all'inguine».


4 dicembre 2012 - Sono di ritorno da una festa di compleanno a Flero, vicino Brescia (dove è girata qualche birra di troppo), sulla linea bus 10, quando, prima del cavalcavia Kennedy, una di loro non si trattiene e vomita sul mezzo pubblico. Volano offese pesanti ai passeggeri che si lamentano.
L'autista donna si ferma e le fa scendere: il branco (hanno tra i 16 e i 23 anni, tra loro anche un ragazzo) prima si piazza in mezzo alla strada intento a non far ripartire il bus, poi si dirige al vicino parco Tarello.
Lì passano tre uomini intenti a fare jogging; uno di loro, un 47enne, vede la ragazza che sta male, si ferma per prestare aiuto ma viene apostrofato a male parole, abbozza una fuga ma viene raggiunto e picchiato dal branco ubriaco. Arriva la polizia, scattano le identificazioni per tutte in questura, mentre l'uomo viene ricoverato al pronto soccorso.
Le autrici del folle gesto (tra loro due minorenni) sono tutte bresciane, tranne una: S.M., cittadina kossovara del 1991; le amiche bresciane si chiamano: M.L., nata nel 1990, S.C. del 1993, V.F. del 1991, I.G. 1994, D.M. del 1996, M.F. del 1989 e C.Y. del 1996.
Sono state tutte denunciate per lesioni aggravate in concorso, danneggiamento in concorso, interruzione di pubblico servizio e ubriachezza molesta.


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