20 novembre 2012

Travestita da suora ha violentato ripetutamente il figlio di 8 anni. La procura di Catania, guidata da Giovanni Salvi, lavorando in sinergia con i magistrati salernitani, indaga da dieci mesi sugli abusi di questa madre e sul sistema di diffusione sul web dei filmati realizzati durante le violenze sessuali. Video e foto finivano su un database contenente 5 milioni di files organizzati per categorie: la prima sezione era “Soft”, con bambini nudi; la seconda “hard” con bambini violentati; la terza “Hardcore” con violenze sessuali e torture; la quarta “death” con bimbi violentati e ridotti in fin di vita.
La donna, durante le violenze sessuali si travestiva da suora e a filmava tutto, per condividere il filmato sul web.
La procura di Catania ha chiesto e ottenuto dal Gip l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare a suo carico all'interno di un'operazione antipedofilia e antisatanismo. L'arresto è stato eseguito l'8 ottobre scorso dalla polizia postale di Catania. Nella rete finivano anche “consigli utili” per l'adescamento di minori, un vero e proprio vademecum per pedofili, nel quale si consigliava di “ammorbidire” i bambini con droghe prima delle violenze sessuali.
Le indagini, eseguite dalla Polizia postale guidata da Marcello La Bella, sono state avviate lo scorso febbraio quando la procura etnea ha autorizzato accertamenti su un sito della cosiddetta 'Deep Web', una rete 'invisibile' accessibile tramite rete Tor, ovvero in maniera anonima, nel quale venivano immesse, da utenti di tutto il mondo, immagini di pornografia minorile ed infantile.
Alcuni dei video raffiguranti una donna adulta ed un minore, coinvolti in pose oscene di nudo con richiami a temi blasfemi, sono stati analizzati dagli investigatori che hanno così identificato la pedofila.
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