27 settembre 2012

Si è gettata dalla finestra della sala d’aspetto dello studio legale a cui si era rivolta dopo essere stata denunciata dal marito per sottrazione di minore, la donna di 43 anni di origini peruviane che questa mattina ha lanciato nel cavedio di un palazzo del centro di Genova il figlio di 4 anni per poi buttarsi a sua volta nel vuoto.
La donna, che era apparsa molto agitata alla segretaria dello studio legale che l’aveva fatta accomodare in sala d’aspetto in attesa dell’arrivo dell’avvocato, è morta sul colpo mentre il bimbo è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale pediatrico Gaslini.
Secondo quanto trapelato, tutto sarebbe iniziato nel 2011 quando la 43enne è scappata in Perù con il figlio ed il marito, un cittadino italiano di 51 anni, l’ha denunciata per sottrazione di minore.
La donna si è così rivolta allo stesso studio legale di Genova in cui è avvenuta la tragedia ed ha deciso di tornare nel capoluogo ligure, dove aveva acquistato una casa col marito, dopo che l’uomo ha ritirato la denuncia. Dopo un periodo di apparente calma in cui la coppia aveva ripreso una normale vita coniugale, tra i due sono scoppiati nuovi dissidi.
La 43enne questa mattina si è così presentata senza appuntamento dal proprio legale, l’avvocato Giovanni Battista Gramatica e in attesa del suo arrivo è stata accompagnata in sala d’aspetto, dove ha compiuto il folle gesto davanti agli occhi della segretaria.
Ha lanciato il figlio dalla finestra dello studio del legale nel cavedio del palazzo, si è messa a leggere la Bibbia e poi si è buttata anche lei. E’ il racconto fatto da un testimone della tragedia. La donna morta è una peruviana di 43 anni; il bambino ha 4 anni.
La tragedia si è consumata nello studio dell’avvocato Giovanni Gramatica. La scena è stata notata dalla segretaria del legale. ‘’La segretaria ha fatto accomodare la cliente nella sala d’aspetto - racconta l’avvocato - dove ha atteso circa 30 minuti. A un certo punto ha visto la donna, che era nervosa fin dall’arrivo, alzarsi dalla sedia e gettare il bambino fuori dalla finestra. Un attimo dopo si è gettata anche lei’’. La vittima è Margarita Soledad Alania, era sposata con un savonese di 51 anni.
‘’Nel luglio del 2011 - spiega l’avvocato Gramatica - ho ricevuto un messaggio via mail da Lima con cui la cliente mi chiedeva assistenza legale perché era stata raggiunta da un mandato internazionale per una querela fatta dal marito per sottrazione di minore. La cliente era in Perù con la madre e il figlio almeno dalla primavera e il tribunale di Lima l’aveva convocata. La denuncia era di qualche mese prima. La vicenda si era poi risolta perché il marito si era recato in Perù e io avevo consigliato alla donna di tornare in Italia’’.
Il legale racconta che il marito aveva pagato il biglietto alla moglie e al figlio e nell’autunno scorso erano tornati in Italia. I due avevano ripreso la vita coniugale e si erano riconciliati. ‘’Eravamo anche riusciti a convincere il marito a ritirare la querela. La pratica era finita con la remissione della querela. In seguito la donna ha cambiato atteggiamento, voleva avviare una pratica di separazione. Io la sconsigliai e le dissi che, viste anche le condizioni economiche, avrebbe rischiato che le venisse tolto il figlio.
Di recente la donna si è rivolta ad un altro avvocato per presentare querela contro il marito, voleva segnalare - tra l’altro - una presunta molestia sul figlio’’. L’avvocato rivela: ‘’Ho conosciuto il marito, mi ha fatto un’ottima impressione, mi è sembrata una persona per bene che ha cercato di tenere unita la famiglia’’.


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