1 giugno 2012

aggiornamento del 19 dicembre 2012
Maltratta e minaccia i genitori e la nonna allo scopo di farsi consegnare del denaro: una condotta portata avanti da diverso tempo tanto che B. C. S., 19enne nata in Ucraina ma cittadina italiana e residente a Salerno, è stata condotta in carcere dagli agenti di polizia su disposizione del giudice per le indagini preliminari Attilio Franco Iorio.
La ragazza, riferisce la polizia, risulta indagata per maltrattamenti ai danni dei genitori e della nonna, vittime di insulti, minacce, danneggiamenti di oggetti e suppellettili di casa in quanto si erano rifiutati di consegnare alla ragazza dei soldi: una situazione che ha portato i genitori e la nonna della 19enne in uno stato di ansia e terrore continuato nel tempo.
La 19enne era già stata condannata in passato per gli stessi reati prima con allontanamento dalla casa familiare, poi con l'aggravamento della pena tramutata in arresti domiciliari. La pena era tuttavia sospesa. Il perdurare però della condotta della giovane nei confronti dei familiari ha portato il giudice per le indagini preliminari all'emissione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita dagli agenti di polizia.

1° giugno 2012 - Nella serata del 30.05.2012, personale della sezione giudiziaria della Divisione Anticrimine della Questura di Salerno ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per violazione della misura cautelare dell’allontanamento dall’abitazione familiare emessa dal giudice per le Indagini preliminari del tribunale di Salerno nei confronti di B.C.S. nata in Ucraina nel 1993, cittadina italiana, residente a Salerno.
La ragazza era già destinataria della misura cautelare di non allontanamento dalla casa familiare, per reiterati episodi di violenza (rapina, estorsione, furto aggravato, minaccia aggravata, maltrattamenti in famiglia), in danno dei propri congiunti, determinando in loro uno stato di prostrazione, terrore, avvilimento e sofferenza, aggravati dalla continuazione. Gli episodi criminosi sono stati tutti commessi in danno della propria famiglia, in particolare della nonna paterna, da due anni a questa parte, durante i quali la giovane ha sconvolto la vita dell’anziana signora e dei propri genitori, fino al punto da indurli a denunciarla.
La ragazza, palesemente in contrasto con gli obblighi connessi alla misura cautelare, ha dimostrato una spiccata capacità a delinquere, in assoluto spregio dei vincoli dell’Autorità, derivanti anche dalla sua personalità, orientata a infrangere gli obblighi e le prescrizioni che le erano state imposte.
Infatti, nello scorso autunno, la nonna di B.C.S. aveva riferito agli investigatori che da qualche tempo sparivano dalla sua casa oggetti di valore, custoditi nella propria camera da letto in una cassaforte portatile, e che nutriva sospetti che l’autrice dei furti potesse essere proprio la nipote. In seguito a questi episodi l’anziana aveva affidato la cassaforte (contenente tra gli altri monili, alcuni anche di valore artistico, denaro ed un lingotto d’oro massiccio di circa un chilo) alla sorella abitante nello stesso palazzo. Successivamente, tuttavia, la ragazza incriminata, con la complicità di due suoi amici, riusciva con stratagemmi a sottrarre la cassaforte custodita dalla zia, rivendendone il contenuto presso un esercizio commerciale “Compro Oro”, sito nel centro di Salerno, individuato a seguito degli accertamenti tempestivi dei poliziotti, che riscontravano che l’acquisto era effettivamente avvenuto, ma che i gioielli erano stati già venduti.
La ragazza, incurante delle prescrizioni imposte, ha continuato reiteratamente a violarle, come è stato più volte accertato dal personale della Divisione di Polizia Anticrimine della questura di Salerno e segnalate alla competente A.G., evidenziando la sua totale incapacità ad autodeterminarsi. Le indagini hanno posto in evidenza la natura persecutoria e l’atteggiamento ossessivo che ha caratterizzato le aggressioni perpetrate dalla ragazza ai danni dei genitori, della nonna e della zia, tendenti alla continua richiesta di denaro, anche in somme consistenti, tanto da ridurre considerevolmente le finanze della famiglia.
La giovane ha sempre assunto nei confronti dei suoi familiari e del personale delle forze di Polizia che interveniva, di volta in volta, alle richieste di aiuto dei suoi congiunti, atteggiamenti di sfida. L’arresto è stato eseguito presso il porto turistico di Salerno dove la ragazza è stata rintracciata al suo rientro da una gita a Capri.


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