28 giugno 2012

Si chiama Samantha, ha 42 anni e il suo pugno fa male. Secondo una delle accuse per le quali il pm Massimo de Bortoli ne ha chiesto il rinvio a giudizio, ha colpito con un diretto all’orecchio l’ex compagno di vita che ha dovuto ricorrere alle cure dell’ospedale.
Questo episodio “manesco” fa parte di una vicenda più ampia in cui la stessa donna è imputata di stalking.
L’ex compagno, che si è costituito in giudizio con l’assistenza dell’avvocato Giovanna de Manzano intende chiedere i danni all’ex compagna perché, secondo le sue denunce, dal maggio del 2010 a metà marzo del 2012 ha dovuto difendersi da scorrerie, prevaricazioni e insulti della donna alla quale aveva voluto bene. Si è trovato nel mezzo di un “tornado” e si è rivolto ai giudici che hanno applicato a Samantha una misura cautelare. «Lei non può avvicinarsi ai luoghi frequentati da chi è stato vittima delle sue ritorsioni», hanno deciso i magistrati.
Gli inseguimenti, i pedinamenti non avevano coinvolto, secondo l’accusa, solo l’area urbana: si erano estesi anche alla Val Rosandra, dove il malcapitato, nei pochi momenti liberi, affrontava le pareti e le “vie” di quella palestra di roccia. Lì il 10 ottobre 2010 era stato raggiunto dall'ex compagna che con la propria macchina, sempre secondo la Procura, lo aveva bloccato impedendogli di muoversi. Lui si era rifugiato nell’abitacolo della sua berlina; lei lo aveva ingiuriato con parole da trivio che non è il caso di riportare. Poi aveva danneggiato lo specchietto retrovisore, aveva preso a calci e pugni la carrozzeria del veicolo urlando provocatoriamente: «Vieni fuori, mettimi le mani addosso, ti prego, dammele».
Due giorni dopo, il 12 ottobre, un altro episodio “automobilistico”. La donna aveva pedinato l’auto dell’ex compagno e per una mezz’ora non lo aveva mollato. Sorta di gimcana nel traffico. Un’auto in fuga, l’altra all’inseguimento. Lui per evitare ulteriori guai si era rifugiato nel cortile della caserma dei carabinieri di via Hermet. Lei non se l’era sentita di affrontare anche le divise dell’Arma e si era allontanata sul proprio veicolo.
L’11 novembre 2010, sempre secondo l’accusa, Samantha aveva di nuovo preso a calci l’auto dell’ex compagno provocando danni alla portiera. Lui era rimasto “blindato” all’interno, incurante delle ingiurie e provocazioni che uscivano a mitraglia dalla bocca della donna. «Hai paura di me, ma che uomo sei se non esci dall’auto...»

link alla notizia
http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2012/06/28/news/quando-lei-picchia-lui-indagata-per-stalking-1.5332252


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