28 maggio 2012

Un tribunale in Svizzera ha condannato una donna a tre anni di carcere per il rapimento di una bambina in Romania in modo che potesse “reincarnare” la madre morta. Albumel Constanta, 40 anni, e suo marito hanno viaggiato per 800 miglia dalla loro casa a Zurigo verso la città rumena di Timisoara, dove hanno rubato una neonata da un ospedale pediatrico locale.
Il tribunale di Zurigo ha sentenziato che Albumel ha compiuto rituali sciamanici e canti sulla bambina, nel tentativo di riportare in vita lo spirito di sua madre morta, attraverso la reincarnazione.
La donna, madre di due figli, avente la cittadinanza svizzera, ma originaria di Bucarest, con il tempo è diventata sempre più ossessionata dall’idea di rapire, proprio in Romania, una bambina, nel cui corpo la defunta madre avrebbe dovuto reincarnarsi. Suo marito, un esperto di tecnologia per una banca svizzera, si è reso complice insieme alla moglie del rapimento, sotto minaccia da parte della donna di un eventuale divorzio.


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