8 febbraio 2012

«Vuoi vivere in Italia? Se ci paghi, ti aiutiamo noi». Poi la prostituzione per saldare l’ingente debito. Per tutto questo ieri è finita in manette la 36enne nigeriana E.R.. Secondo gli inquirenti, la donna e le sue undici presunte complici avrebbero chiesto 50mila euro a ogni straniera portata in Italia.Queste ultime, per racimolare i soldi necessari e pagare l’organizzazione, venivano poi portate sulle strade del Nord Italia a prostituirsi. Per E.R. le manette sono scattate ieri mattina.
In quel momento l’indagata si trovava nel suo attuale domicilio di Lodi, in pieno centro, dove gli uomini della Questura la tenevano d’occhio da tempo, su richiesta delle forze dell’ordine francesi, per evitare che fuggisse.
Le autorità francesi hanno spiccato il mandato di cattura europeo nei giorni scorsi. Così ieri è scattata la misura della reclusione, in attesa di processo, nel carcere San Vittore di Milano a disposizione dell’autorità giudiziaria. La 36enne è accusata di favoreggiamento dell’immigrazione e sfruttamento della prostituzione. Questo nell’ambito di un’organizzazione tutta al femminile, impegnata nella tratta delle prostitute.
Secondo gli investigatori, infatti, le donne della gang avrebbero promesso ad altre donne straniere di fargli ottenere facilmente i documenti necessari a espatriare e rimanere in Europa. Tutto per ottenere in cambio, da ognuna, il denaro. Una somma che nessuna aveva nell’immediatezza e quindi si sarebbe dovuta guadagnare “vendendosi”. Il resto delle indagini è tutt’ora in mano alle forze dell’ordine francesi.

 di Paola Arensi
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