29 febbraio 2012

Sabato scorso alla cattura era sfuggita la nigeriana Isoken Osagie, 27 anni, alias Stella, anche lei dedita al meretricio, ma con un ruolo chiave ed apicale tra le “colleghe di lavoro”. La donna è stata “beccata” ieri mattina nel luogo dove generalmente si prostituiva. Era appena tornata dalla Nigeria dove si era momentaneamente trasferita per un breve periodo di vacanza. Ma appena ritornata in Italia, non curante che nei suoi confronti pendeva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, è ritornata a svolgere tranquillamente la sua attività professionale, negli stessi luoghi che frequentava prima di ritornare nel suo Paese natale. Stella, infatti, è stata ferma sulla complanare che da Sant’Eufemia porta al Bivio di Maida, nei pressi di una concessionaria di automobili.
La donna pur dedita alla prostituzione, secondo l’accusa, ricopriva un ruolo di rilievo nell’organizzazione. Infatti dalle indagini sono emersi elementi tali da individuarla come colei che disponeva e coordinava le cittadine nigeriane dedite al meretricio, stabilendo le persone ed i luoghi in cui l’attività doveva essere svolta, non permettendo a nessun’altra di occupare la postazione in cui l’attività veniva svolta. Stella, infatti, come emerge dalle indagini, non permetta a nessun’altra di occupare la postazione che lei aveva già destinato ad una prostituta, né tanto meno di “invadere” il suo campo d’azione. In particolare, dall’attività d’osservazione predisposta dai carabinieri della Stazione di Sant’Eufemia, che hanno condotto le indagini, è emerso che Osagie, mentre si prostituiva, era in stretto contatto con le altre prostitute, per le quali costituiva un punto di riferimento. Tutto ciò è provato da una serie di intercettazioni telefoniche con le prostitute: insomma per l’accusa la nigeriana era la “manager” che curava sul campo l’impiego delle altre ragazze che dovevano renderle conto.
Il suo ruolo è stato ritenuto di maggiore importanza da parte dell’autorità giudiziaria che ha applicato nei sui confronti la misura della custodia cautelare in carcere.


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