22 febbraio 2012

E’ stata colpita da un provvedimento cautelare una donna di 87 anni, denunciata per stalking dai vicini di casa, che da due anni erano vittime di persecuzioni continue. Una situazione insostenibile, quindi, per la famiglia che abitava nell’abitazione attinente a quella dell’anziana, che ogni giorno e a tutte le ore tirava botte contro il muro, urlava, insultava e minacciava di morte tutti i componenti del nucleo familiare, ovvero genitori e due figli.
“Qui finisce come a Erba”, giurava gridando e spaventando soprattutto i ragazzi, che nel corso degli anni hanno avuto anche una serie di ripercussioni psicologiche. L’incubo della famiglia di Nervi, però, si è finalmente concluso. Ora la donna è stata affidata al fratello e ha l’assoluto divieto di avvicinarsi alla sua abitazione.
Il provvedimento è giunto al termine di una lunga attività investigativa dei militari della stazione di Genova Nervi, che già in precedenza avevano denunciato la pensionata per atti persecutori. “All’inizio pensavamo che avesse ragione quando esternava i suoi problemi nei confronti dei vicini, raccontando di essere disturbata costantemente dall’autoclave installata accanto alla sua abitazione – spiega il maresciallo Carbone – poi ci siamo resi conto che in realtà era lei a molestare la famiglia". Nel corso degli anni, inoltre, gli atteggiamenti della donna diventavano sempre più aggressivi e le minacce ancora più frequenti. Ecco il perché dell’accusa di stalking e del provvedimento cautelare a suo carico.


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