6 dicembre 2011

Guerra dei marciapiedi, arrestate dalla polizia tre giovani bulgare per estorsione: pretendevano la metà degli incassi da una loro collega romena. Domenica sera l’hanno massacrata di botte: rischia di perdere parte della vista.
E’ successo sulla rampa che da via Cappuccina porta al cavalcavia di Mestre, intorno alle 22. A chiamare la polizia è stata una giovane romena che si prostituisce in quel tratto di strada da non molto tempo e che da mesi è zona di lavoro per tre bulgare. Poco prima - ha raccontato la ragazza all’operatore del 113 - tre bulgare l’avevano malmenata in strada, nei pressi dell’incrocio tra via Cappuccina e la Rampa Cavalcavia. Era stata colpita con le borse, a calci e anche con un bastone.
Le pattuglie della questura, in servizio di controllo del territorio nella zona, sono arrivate in pochi minuti anche perché c’erano state segnalazioni pure da parte di alcuni abitanti della zona. Hanno trovato la ragazza, una romena, che sosteneva di essere stata picchiata. La giovane, di quasi 23 anni, ha così spiegato agli agenti delle volanti come le tre “concorrenti” l’avessero aggredita con la pressante richiesta di denaro (metà di quanto incassato nella serata) in cambio della “postazione di lavoro”.
In sostanza chiedevano che la ragazza versasse loro metà dei soldi che incassava ogni notte, per poter continuare a lavorare su quel marciapiede. Un marciapiede che avevano “conquistato” già da mesi. In sostanza chiedevano il “pizzo”, come avviene, tra prostitute, anche in altre parti della città.
Al rifiuto della giovane romena che proprio domenica sera aveva iniziato a prostituirsi in quella zona, le tre l’hanno aggredita. E’ stata colpita con le borsette e con bastoni, recuperati a bordo strada.
Alla fine la ragazza ha riportato numerosi ematomi, uno dei quali, il più grave, ad un occhio. Rischia una limitazione della vista.
Quindi gli agenti hanno iniziato a cercare le tre bulgare che già conoscevano. Le ragazze sono state rintracciate e bloccate poco dopo proprio in Rampa Cavalcaviae identificate. Si tratta di Tordanka Angelova, di 26 anni, Kalinka Mihaylova (19) e Ali Zeyra (22), conosciute come prostitute ma incensurate.
Portate negli uffici della questura a Santa Chiara sono state arrestate per tentata estorsione aggravata e lesioni. Per loro si sono aperte le porte del carcere della Giudecca.


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