5 novembre 2011

Naturalmente, ai carabinieri ha subito formulato la 'parola d'ordine': ero maltrattata
(solo che lei non ha un segno addosso; lui rischia di perdere la vista)

E' finita con un paio di forbici conficcate in un occhio la violenta lite scoppiata l’altra notte in via Quarenghi tra una coppia di extracomunitari: lui un marocchino di 46 anni, lei una boliviana di 42 anni, regolari.
A farne le spese, alla fine, è stato l’uomo: i carabinieri lo hanno trovato in un lago di sangue che urlava dal dolore. Sulla faccia aveva un asciugamani con il quale cercava di tamponare l’emorragia. A terra, le forbici usate dalla donna per ferirlo. Subito soccorso dal personale del 118, il magrebino è stato ricoverato d’urgenza in ambulanza alle Cliniche Humanitas Gavazzeni, dove è stato sottoposto a un delicato intervento.
Al momento i medici non sono in grado di stabilire con esattezza l’entità della lesione all’occhio, nè se il marocchino perderà la vista totalmente o parzialmente. La boliviana è finita nel carcere di via Gleno con l’accusa di lesioni gravissime.
Teatro dell’aggressione un appartamento al civico 50 di via Quarenghi, pieno centro, dove vive la coppia. Secondo una prima ricostruzione, i rapporti tra il magrebino e la sudamericana erano tormentati. In diverse occasioni i vicini erano stati testimoni involontari dei loro litigi. La donna, in particolare, imputava al suo compagno di essere troppo violento con lei. Dal racconto fatto ai carabinieri dalla boliviana è emerso che il marocchino spesso alzava le mani.
Nella notte tra mercoledì e ieri, si è arrivati all’epilogo. Al culmine dell’ennesimo e violento litigio la boliviana ha afferrato un paio di forbici e si è scagliata contro il compagno, colpendolo con ferocia all’occhio. Le urla del ferito hanno attirato l’attenzione degli altri inquilini, che hanno chiamato i carabinieri. Poco dopo sul posto è arrivata una pattuglia del Nucleo operativo e radiomobile di Bergamo. Quando i militari hanno varcato la soglia dell’abitazione, hanno trovato l’uomo con una maschera di sangue che gli copriva il volto.


Nessun commento:

Posta un commento