12 ottobre 2011

Esposti alle autorità, numerosi interventi dei carabinieri, varie querele e appelli a quotidiani locali. Una casalinga di San Polo d’Enza ha continuato nel tempo a denunciare gravi atti persecutori a suo dire compiuti da un’ex amica con la quale, dalla primavera scorsa, aveva litigato. Atti persecutori che si sarebbero concretizzati nel recapito di scritti anonimi, gravi minacce di morte, mura di casa imbrattate con croci, danneggiamenti vari e, addirittura, oggetti in cortile dati alle fiamme.
La donna aveva presentato ad agosto anche una denuncia per stalking a carico dell’amica. Peccato però che fosse tutto inventato. I carabinieri di San Polo d’Enza, infatti, hanno scoperto la casalinga mentre dava fuoco allo stenditoio per poi chiamare gli stessi militari ed accusare l’ex amica.
Con l’accusa di simulazione di reato continuata, calunnia nei confronti dell’ex amica e procurato allarme continuato, dunque, i carabinieri hanno denunciato ala Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio la 35enne.


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