9 luglio 2011

Madre si uccide con i due figli:
si stava separando dal marito

Le tre vittime, di 40, 11 e 3 anni, trovate abbracciate sul sedile posteriore di una vettura bruciata a Capannoli (Pisa)


I cadaveri carbonizzati di una donna di 40 anni e dei suoi due figli di 11 e 3 anni sono stati trovati in una Bmw andata a fuoco intorno alle 16 a San Pietro Belvedere, nel comune di Capannoli, in provincia di Pisa. L'ipotesi privilegiata dagli inquirenti è l'omicidio-suicidio. «Quasi sicuramente è questa l'ipotesi, anche se non trascuriamo nessun'altra pista», dichiarano fonti dei carabinieri, ma sembra più uno scrupolo che altro. La tragedia è probabilmente legata alla separazione in corso tra la donna e il padre dei due bambini.
Il pm conferma che l'ipotesi più probabile è l'omicidio-suicidio. La donna, Simona Alessandroni, 40 anni, fiorentina ma residente da tempo a Lari (Pisa), e i due figli Letizia di 11 anni e Lapo di 3, erano sul sedile posteriore della Bmw, abbracciati. Il padre dei due bambini è stato rintracciato a San Casciano Val di Pesa e ascoltato dal pm. L'uomo ha saputo dai carabinieri quando accaduto. L'uomo e la donna si stavano separando.
Simona Alessandroni viveva a Lari con i due figli, insieme al padre dei due bambini e a un altro figlio, Leonardo, 12 anni, avuto dall'uomo in un precedente matrimonio. «Una famiglia normale» dicono alcuni vicini. Lapo frequentava la scuola materna mentre Letizia aveva finito da poco le elementari e ed era già stata iscritta alle scuole medie che avrebbe iniziato a settembre. La coppia era in fase di separazione, anche se confermano i vicini, «dieci giorni fa avevano fatto una festa di compleanno». Leonardo da qualche giorno aveva lasciato la casa di Lari e si era trasferito col padre nella zona di San Casciano.
«In questo momento sono indispensabili le analisi tecniche e i rilievi sul luogo del fatto - ha spiegato il pm Antonio Giaconi - e sarà importante anche l'autopsia». A chi gli faceva notare che alcuni testimoni avrebbero sentito uno scoppio nella zona dove è stata trovata l'auto il magistrato ha rilevato che la macchina è completamente fusa e che anche il serbatoio sembra esploso. Forse all'origine del gesto una crisi depressiva o un momento di disperazione della donna.
L'auto era parcheggiata in una strada secondaria appena fuori dal centro abitato. Alcuni testimoni avrebbero visto del fumo e poi sentito un forte scoppio. Quando i vigili del fuoco sono riusciti a spegnere le fiamme hanno scoperto i tre cadaveri.

link alla notizia
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=155601


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