8 luglio 2011

17 settembre 2010
Danni per oltre 300 mila euro. La donna è stata arrestata a seguito di una denuncia per stalking.
Da oltre un anno, la 39enne M.R. perseguitava l'imprenditore di Mombaroccio di cui si era invaghita. L'uomo riceveva quotidianamente molestie telefoniche, sms, visite improvvise. A nulla erano serviti i tentativi di respingere la spasimante.
Disperata, la donna era arrivata a provocare l'incendio di ben 8 tonnellate di fieno, nell'azienda agricola di proprietà dell'amato per un ammontare di circa 300 mila euro di danni.
Anche dopo il gesto eclatante, la casalinga non aveva esitato a mettere fine alla sua ossessione. Insistendo a chiedere incontri all'uomo che le si negava.
I carabinieri sono riusciti a ricostruire nel dettaglio l'evolversi della relazione tra i due. Decisive sono state le impronte degli pneumatici trovati sul luogo dell'incendio, riconducibili all'auto della donna. A decretarne l'arresto oltre alla mancanza di un alibi convincente, un'ammissione al telefono della donna.


link alla notizia
http://www.pesarourbinonotizie.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3026

Storia d’amore in fumo: condannata amante troppo... focosa

La sentenza: 4 incendi dolosi e atti di stalking ai danni di imprenditore. Operaia patteggia in totale due anni di reclusione
Mombaroccio (Pesaro Urbino), 8 luglio 2011 - C’e’ una storia d’amore (finita male) dietro alla raffica di incendi dolosi che sono accaduti tra il 2008 e il 2010 a Villagrande di Mombaroccio. Vennero mandati in cenere in pochi mesi centinaia di quintali di balle di fieno per un valore complessivo di oltre 300mila euro, non coperti da assicurazione. Le indagini dei carabinieri hanno portato ad individuare una donna, Monica Righi, separata, operaia, di Mombaroccio, quale autrice di tutti i roghi. Ci sono anche registrazioni di conversazioni della donna col suo presunto amante (proprietario delle balle di fieno) al quale rivela la sua responsabilità negli incendi perché si sentiva respinta. L’uomo aveva già detto ai carabinieri quali potessero essere i sospettati subito dopo ogni rogo, ma ogni volta appariva difficile attribuire con prove certe la responsabilità a qualcuno. Per questo, i carabinieri hanno puntato ad attrarre la donna in una trappola, organizzando un incontro col proprietario delle balle di fieno nonché pseudo-amante riottoso della donna. Anzi, l’imprenditore ha spiegato di non aver avuto alcun tipo di relazione con la donna, ma poi ha aggiunto che oltre ai roghi doveva sopportare anche le continue telefonate e appostamenti della 40enne fino al punto da denunciarla per stalking.
L’altro ieri, il gup Lorena Mussoni ha condannato Monica Righi col rito del patteggiamento ad un anno e mezzo di reclusione per i quattro incendi dolosi da 300mila euro di danni mentre ha avuto altri sei mesi di reclusione per lo stalking nei confronti dell’imprenditore. Col patteggiamento, è preclusa la possibilità di costituirsi parte civile da parte del danneggiato. Una volontà che comunque l’imprenditore non mostrava di avere perché sa bene che la 40enne non possiede nulla per pagare il danno provocato con i ripetuti incendi alle balle di fieno.
L’imputata è stata difesa dall’avvocatessa Michelina Marsilii che ha optato per il patteggiamento in modo da evitare il clamore di un processo dibattimentale e la possibilità di una costituzione di parte civile. Che comunque non è impossibile che avvenga. Le parti offese hanno la possibilità ovviamente di avviare una causa civile per farsi risarcire. Da quando i carabinieri hanno scoperto la manina che dava fuoco al fieno, sono scomparsi i falò dolosi a ridosso di Villagrande di Mombaroccio.


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http://www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/cronaca/2011/07/08/539958-storia_amore_fumo_condannata_amante_troppo_focosa.shtml


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