30 luglio 2011

E' una storia che fa rabbrividire quella che ha come protagonista una famiglia nomade - di origine serba-montenegrina -: i genitori schiavizzavano due figli, sui 10 totali, obbligandoli a rubare nelle case tra Milano e Torino.
Non solo. In caso di bottino al di sotto delle aspettative, i due bambini - 10 anni e 11 anni - erano seviziati con cinture, cavi elettrici, ferro da stiro caldo e forchettone, tanto da avere impressi sul corpo e sulla faccia cicatrici e sfregi permanenti.
Così, dopo le indagini condotte dalla procura, sono stati arrestati nonna, madre e padre dei piccoli, una famiglia senza fissa dimora che girava in camper tra l'Italia e Belgrado. Le accuse sono pesantissime: riduzione in schiavitù continuata e pluriaggravata e lesioni gravissime.
Le indagini sono scattate nel dicembre del 2010: soggiornando all'interno di una comunità i due bambini si sono dimostrati contrari ad essere affidati alla nonna - già conosciuta alle forze dell'ordine per "maltrattamenti alla nuora" -, scatenando i sospetti degli addetti ai lavori.


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