23 maggio 2011

La moglie tradita
fa ‘impazzire’ la rivale

La donna è ora sotto inchiesta per stalking: deve stare lontana dalla 'nemica' di almeno un chilometro

Rimini, 23 maggio 2011 - UNA SIGNORA distinta, impiegata in un ufficio pubblico, che si trasforma in una furia vendicatrice nei confronti dell’amante del marito. La donna, 54 anni, riminese, è ora indagata per stalking e il giudice le ha imposto di stare lontana dalla ‘rivale’ almeno un chilometro. Il pubblico ministero ha appena inviato al suo difensore, Massimiliano Orrù, l’avviso di conclusioni indagini che anticipa la richiesta di rinvio a giudizio.

COME da manuale, anche questa volta a tradire il fedigrafo è stato il solito sms che a quanto pare gli amanti segreti non possono fare a meno di spedirsi, anche se sono sul filo del rasoio. E ci sono mogli che se sentono anche solo da lontano ‘puzza di bruciato’, sono capaci di trasformarsi in segugi degni di un Sherlock Holmes e scovare un capello biondo in un pagliaio. Così la consorte in questione che a fine 2009, sbirciando, non si sa quanto per caso, nel cellulare del marito, legge un sms fin troppo esplicito.

Che la tradisca è quasi certo, e da quel momento lo mette sotto ‘osservazione’ costante, scrutando ogni movimento, smascherando ogni bugia, fino a quando ha la conferma definitiva che lui ha un’altra donna. A quel punto non le resta che scoprire il nome dell’odiata rivale, per guardarla dritta negli occhi. Nessuno più di una donna tradita può affinare il cervello, e la signora non ci mette molto a scoprire che la sua ‘nemica’, di quasi 10 anni più giovane di lei, lavora in un’agenzia immobiliare della provincia, ha marito e figli. Prima attacca con le telefonate in serie del tipo «lascia in pace mio marito», poi passa ai pedinamenti e, infine, crea.

IL top lo raggiunge nel gennaio del 2011, quando ormai si è separata dal marito. Va nella strada dove abita l’altra comincia a distribuire fotografie dei due ‘traditori’ insieme, quindi pensa bene di informare della faccenda anche la famiglia della rivale, marito, genitori e figlia minorenne inclusa, alla quale spiega senza mezzi termini cosa fa la madre a tempo perso. Il risultato è che anche la donna tanto odiata finisce con il separarsi anche lei. Questa però, che l’ha già denunciata una volta, presenta una seconda denuncia, in cui lamenta che quella le sta rendendo la vita impossibile. La stalker non la passa liscia e il giudice fa scattare stavolta la misura dell’allontanamento: non dovrà avvicinarsi alla rivale nè ai suoi familiari per almeno un chilometro.

La scorsa settimana il pubblico ministero ha chiuso le indagini, preludio alla richiesta di rinvio a giudizio che la porterà alla sbarra. Lei si dice pronta a farsi interrogare e a chiarire che non voleva perseguitare nessuno, le sue ‘molestie’ avevano come unico scopo quello di avere un confronto con la donna che le ha portato via il marito.


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