7 maggio 2011

23 giugno 2010

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L'artigiano era stato costretto a convivere con la moglie e il suo nuovo compagno, che ora sono accusati di maltrattamenti. Dietro la scomparsa del barbiere di Carbonia, la scorsa estate, c'era una situazione familiare che ora sfocia in un procedimento penale per maltrattamenti a carico della moglie e dell'amante della donna

Quando era scomparso, il 29 luglio dello scorso anno, in pochi sapevano che cosa angosciava Marcello Piras, quarantenne barbiere di Carbonia. Si era nascosto a Cagliari, a casa di un fratello, fino al 13 luglio, per sottrarsi a una situazione insopportabile: la moglie aveva portato nella casa coniugale l'amante e lui era stato costretto ad accettare il menage a trois suo malgrado, per i figli soprattutto. Aveva resistito per poco più di un mese, dal 23 maggio al 26 giugno. Stava nella sua casa, con l'amante di lei, e col suo stipendio manteneva pure lui, e gli toccava perfino servire a tavola, e incassare le ingiurie e le minacce dell'amante della moglie: ti strappo i c., ti spezzo le gambe, ti faccio saltare la barberia.
Si era confidato col suocero il barbiere, e anche con la cognata, così quando era scomparso i familiari avevano dato l'allarme temendo che potesse essere stato ucciso proprio nella barberia dal rivale in amore. I carabinieri avevano sfondato la porta ma Piras non c'era. Nessun delitto, era semplicemente andato via per porre fine a una situazione insostenibile.
L'indagine sulla scomparsa ha svelato l'intera vicenda e ora la moglie Daniela Ortu, 33 anni, e l'amante Riccardo Ferino, 34 anni, in passato coinvolto e poi assolto nell'inchiesta sulla banda della diavolina che dieci anni fa incendiava le macchine a Carbonia, sono accusati di maltrattamenti in famiglia per aver imposto un'assurda condizione di vita al marito di lei e averlo costretto al mantenimento dell'amante della moglie pure con le minacce.
Al termine delle indagini il pubblico ministero ha chiesto il rinvio a giudizio dei due amanti ma ieri mattina l'udienza preliminare fissata al palazzo di giustizia di Cagliari è saltata: l'avvocato Ilda Ipsa, difensore dei due imputati, ha rinunciato all'incarico perché assiste la moglie di Ferino nella causa di separazione. A quel punto il giudice Roberto Cau, dopo aver ammesso la costituzione di parte civile di Piras attraverso l'avvocato Massimo Pacini, ha rinviato l'udienza preliminare al 23 novembre.
Nel frattempo la situazione tra i due amanti non è andata proprio liscia: il 13 giugno scorso Ferino è stato arrestato per tentata estorsione su denuncia proprio della sua amante. Avrebbe portato via la Ford Focus della donna e per restituirla avrebbe chiesto in cambio ottomila euro. La settimana precedente la donna aveva chiamato i carabinieri perché Ferino l'avrebbe minacciata e picchiata: era rientrato a casa a notte fonda ubriaco e l'aveva picchiata. Erano le 4 del mattino, la donna evidentemente non voleva aprire la porta e allora Ferino aveva preso a calci l'ingresso. Batti e ribatti era riuscito a entrare nell'appartamento dove aveva minacciato e aggredito la donna che, però, aveva già avvertito i carabinieri. Così per Ferino erano scattate le manette con l'accusa di maltrattamenti in famiglia. Scarcerato il giorno dopo, aveva ricevuto dal giudice il divieto di avvicinarsi alla casa dove Daniela Ortu vive coi figli. Invece Ferino si era fatto vivo: aveva le chiavi della macchina che usava quando andava d'amore e d'accordo con la Ortu, quindi non aveva avuto difficoltà a portarla via dal parcheggio sotto casa della donna. Che aveva chiamato il 112 e i carabinieri erano arrivati giusto in tempo per assistere alla telefonata in cui Ferino tentava di raggiungere un accordo per la restituzione dell'automobile: ottomila euro. Non sapeva che i carabinieri fossero all'ascolto e che di lì a breve sarebbe stato rintracciato e arrestato.

7 maggio 2011
È iniziato ieri il processo contro Riccardo Ferino, 35 anni, e Daniela Ortu, 34, accusati di maltrattamenti in famiglia e minacce nei confronti di Marcello Piras, 40 anni, marito dall'imputata

Quello su cui il dibattimento dovrà fare chiarezza è la vicenda del barbiere, Marcello Piras, che per settimane sarebbe stato costretto a mantenere la moglie (è in corso la separazione) e l'amante di lei, Riccardo Ferino, sotto lo stesso tetto coniugale in cui vivevano anche i due figli della coppia. Il procedimento si sarebbe dovuto aprire ieri ma, per via dell'astensione cui hanno aderito anche i legali degli imputati, Michela Zanda e Gianmario Secchi, il giudice Paolo Pes ha rinviato di alcune settimane, ma siccome Riccardo Ferino e Daniela Ortu non si sono presentati in aula, il magistrato li ha dichiarati contumaci. Devono difendersi dall'accusa di maltrattamenti: avrebbero costretto nel 2009 Marcello Piras a lavorare per loro, a sopportare la situazione del ménage a tre. Oppresso da tutto ciò il barbiere (tutelato come parte civile dall'avvocato Massimo Pacini) era fuggito rifugiandosi da un fratello. Della sua scomparsa si era occupata anche la trasmissione di Rai 3 “Chi l'ha visto”. Al rientro il barbiere aveva denunciato la moglie e l'amante di lei, già noto alle forze dell'ordine: qualche tempo dopo Ferino era stato arrestato accusato di tentata estorsione proprio da Daniela Ortu. (a. s.)
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