3 marzo 2011

Una donna di 48 anni avrebbe violentato il ragazzo che aveva in affido quando, tre anni fa, il giovane era minorenne. Ad accusarla è stato lo stesso giovane nell'udienza di un processo al Tribunale di Mantova che lui le ha intentato per calunnia. Lei, infatti, lo aveva accusato di violenza sessuale. Il ragazzo, però, era riuscito a dimostrare la sua innocenza e quindi era scattata la denuncia alla donna per calunnia. Oggi, davanti al pm Elena Batteghella, l'accusa si è capovolta, tant'è che il giudice ha rinviato gli atti alla procura per il reato, a carico della donna, di violenza aggravata. Secondo quanto raccontato dal giovane, la madre affidataria, nel 2008 lo avrebbe violentato in casa due volte, una addirittura minacciandolo con un coltello sotto il mento. E quando lui avrebbe resistito alle continue pressioni, documentate anche da sms inviati al suo telefonino, la donna si sarebbe vendicata denunciandolo per violenza sessuale.


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