11 febbraio 2011

Qualche mese fa i genitori di una quattordicenne si presentarono presso gli uffici della polizia per denunciare il rapimento della figlia. Quest'ultima, una volta ritrovata, ha dichiarato di essersi allontanata volontariamente per seguire un ragazzo col quale viveva una storia. Ma successivamente la sua versione dei fatti è cambiata e la ragazza ha sostenuto di essere stata rapita, segregata e vittima di violenza sessuale. Insospettiti dalla contraddittorietà delle dichiarazioni, gli investigatori hanno voluto vederci più chiaro.
Approfonditi accertamenti hanno consentito di verificare la non veridicità delle dichiarazioni successive della quattordicenne. Sono state infatti recuperate fotografie che riproducevano i ragazzi a passeggio o al ristorante in assoluta libertà, come pure è stato possibile riscontrare che i due già prima di recarsi a Nettuno si conoscevano e si sentivano telefonicamente.
Per questi motivi la giovane e i suoi genitori sono stati denunciati per calunnia e simulazione di reato e nei loro confronti il Sostituto Procuratore Montemerani ha richiesto il rinvio a giudizio.


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