12 gennaio 2011

Si avvia verso la conclusione il processo che vede sul banco degli imputati una donna brasiliana di 49 anni, L.M.D.M., che deve rispondere del reato di sfruttamento della prostituzione perché, secondo il quadro accusatorio, avrebbe fatto prostituire la figlia diciassettene.
Gli episodi contestati risalgono al dicembre 2008 quando, ad Albissola, l’imputata avrebbe costretto la figlia a vendere il suo corpo in un appartamento da lei affittato. La ragazza era anche costretta dalla madre a cederle due terzi del denaro che riceveva dai clienti.
L’accusa contesta anche alla brasiliana di aver pubblicato sulla stampa locale annunci per pubblicizzare l’attività della figlia e di aver sfruttato, costringendolo a prostituirsi, anche un altro cittadino brasiliano (che viveva in casa sua ed era costretto a versare metà della quota del contratto di locazione).
Questa mattina in aula il legale della donna ha avanzato la richiesta di accedere al rito abbreviato. Il Collegio dei Giudici ha accolto l’istanza del legale e ha rinviato il processo al prossimo 26 ottobre per la discussione.


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