18 agosto 2010

Accoltella il compagno
Ferito al braccio ritira la denuncia

Drammatico epilogo dopo anni di liti. La donna si è avvicinata nascondendo la lama dietro la schiena. L’uomo ha rischiato di morire: "Ma io la perdono"
Grosseto, 18 agosto 2010 - Le scale sono macchiate dalle gocce di sangue versato in una seratadi follia, mentre in casa restano le foto e gli oggetti messi insieme in sei anni di vita trascorsi l’uno accanto all’altra. Non sempre felicemente, a quanto pare. La storia tra Floriano Pimpinelli (follonichese di 58 anni) e Nadiya Nytka (40 anni, ucraina) si è consumata tra le mura di una vecchia casa tra le rovine nel cuore del comprensorio Ilva di Follonica. Una lite dopo l’altra, fino all’accusa di tentato omicidio rivolta alla donna per aver sferrato una coltellata rivolta al petto del suo uomo, la sera di Ferragosto. Non c’è riuscita: lei è in carcere a Livorno, mentre Floriano Pimpinelli è tornato a casa con la mano sinistra fasciata e quattro punti di sutura. E ora piange. «Voglio parlare con il mio avvocato e ritirare la denuncia — dice —. Nadiya non voleva farmi del male, sono sicuro che non aveva intenzione di ammazzarmi: la perdono. In Ucraina ha due figlie di 19 e 22 anni che hanno bisogno di lei, è meglio che torni a casa, nel suo Paese: sarebbe dovuta partire già domenica, per poi tornare in Italia solo quando avesse trovato lavoro come badante. Ma a Follonica non sarebbe tornata più». Ecco il racconto della serata da incubo. «E’ tornata a casa stanchissima dal lavoro, il turno al ristorante era stato pesante. Aveva bevuto un po’. Nessuna lite, anzi — ricorda Pimpinelli — non mi ricordo neppure perchè abbiamo cominciato a discutere: io ero in camera da letto, guardavo la tv, lei è andata in cucina e quando è tornata nascondeva le mani dietro la schiena. Mi sono accorto che impugnava un coltello. E’ successo tutto in un attimo: ho parato il colpo, poi sono riuscito a chiamare i carabinieri: è arrivata anche l’ambulanza, l’hanno calmata e portata via. Io sono finito al pronto soccorso e poi all’ospedale, mi è andata bene». I carabinieri della Tenenza di Follonica confermano che la donna (incensurata, in possesso di regolare permesso di soggiorno) ha agito «in stato di alterazione psichica» sotto l’effetto dell’alcool e già in alcune circostanze era stata trovata in evidente stato di ebbrezza nelle vie della città. E l’attimo di follia di Ferragosto non è stato proprio una sorpresa per gli uomini dell’Arma, visto che negli ultimi tempi le forze dell’ordine erano intervenuti più volte per sedare le furiose liti scoppiate in quella casa all’Ilva. Pure i vicini confermano che l’ambiente è sempre stato esplosivo: Nadiya era cameriera in un noto ristorante di Follonica, dopo aver lavorato in un bar e come badante, Floriano invece non ha un’occupazione fissa e fa sapere di essere volontario alla pineta di levante. «So che Nadiya non potrà più tornare in Italia quando uscirà dal carcere — dice ancora Pimpinelli — ma non importa, deve pensare alla sua vita e voglio che stia bene». Il legale di Nadiya Nytka, l’avvocato Melania Renaioli di Pitigliano, ricorda che l’accusa di tentato omicidio prevede che si proceda d’ufficio, dunque un eventuale ritiro della denuncia non avrebbe conseguenze ai fini della posizione dell’ucraina. Ma non manca di fornire una versione molto differente della vicenda.
«IL GIUDICE si è dimostrato molto disponibile e ha convalidato l’arresto disponendo la misura cautelare in carcere — dice l’avvocato — solo perchè la donna non ha un altro posto in cui vivere e non poteva certo tornare a casa di Pimpinelli. Quindi adesso, magari con l’aiuto dei servizi sociali, penseremo a trovarle una sistemazione. Intanto sostiene di non ricordare nulla, nega di averlo colpito. Ma c’è da tener conto che ha sempre subìto le violenze di quell’uomo: è piena di lividi, i referti medici provano le percosse. Per questo l’ha anche denunciato, qualche volta».

link alla notizia
http://www.lanazione.it/grosseto/cronaca/2010/08/18/371777-accoltella_compagno_ucciderlo_arrestata.shtml


Nessun commento:

Posta un commento