24 dicembre 1997

http://fathersforlife.org/fv/DV_news_letter_971223.htm

L’articolo che segue è stato pubblicato nel giornale Albany Times Union da Judith Sherven e James Sniechowski di Los Angeles. Lei è una psicologa e lui è dottore in Scienze Comportamentali.

"Ancora una volta, il mito del malvagio maschio assalitore e della perfetta, innocente donna vittima, viene diffuso come vangelo. La discussione è nazionale, la collera e il dolore palpabili. Solo quando verremo a patti con il fatto che la violenza in ambiente domestico è responsabilità sia di uomini che di donne, potremo mettere fine a questo orribile incubo.
La violenza in ambiente domestico non è una questione di alternative; non è colpa dell’uomo o della donna: è un problema condiviso. Sia l’uomo che la donna sono lanciati nella loro danza di distruzione reciproca, nella loro incapacità di intimità e apprezzamento delle differenze. Essi hanno bisogno l’uno dell’altra per perpetuare i drammi personali e collettivi di inganni e tradimenti, e così, deplorevolmente, non possono nemmeno lasciarsi.
Questa è un’idea molto strana per chi è cresciuto con i film in cui "l’eroe" trionfa sul "malvagio" e salva la dama dal pericolo. Ma per arrestare la piaga della violenza in ambiente domestico, dobbiamo alterare la nostra prospettiva. Fatti:
- La metà degli omicidi coniugali viene commessa da donne, una statistica che è rimasta invariata nel tempo. Il Rapporto Nazionale sulla Violenza in Famiglia del 1985, finanziato dall’Istituto Nazionale di Igiene Mentale e supportato da molti altri rapporti, rivelò che donne e uomini abusano gli uni degli altri quasi in numero approssimativamente uguale. Le mogli hanno dichiarato di essere più spesso gli aggressori. L’uso di armi per superare lo svantaggio fisico, non rientrava solo nel bisogno di difendersi.
- Mentre attualmente 1,9 milioni di donne hanno subìto una o più aggressioni da parte del marito o del fidanzato, 2 milioni di uomini sono stati aggrediti dalla moglie o dalla fidanzata, secondo uno studio sulla violenza nelle famiglie americane pubblicato nel Journal of Marriage and Family. Questo studio ha rivelato anche che il 54% delle violenze definite "gravi" sono attribuite a donne.
- Il Journal for the National Association for Social Workers rilevò nel 1986 che tra i teenager che escono assieme, le ragazze erano violente più di frequente dei ragazzi.
- Le madri abusano dei loro figli in una percentuale che è circa il doppio rispetto ai padri, secondo le agenzie statali di protezione dell’infanzia monitorate dalla Children’s Rights Coalition.
- A causa degli insegnamenti agli uomini ad “accettare ed essere uomini” e ad essere ridicolizzati se si lasciano picchiare dalle donne, le donne che denunciano alle autorità gli abusi subìti sono 9 volte più degli uomini.
Nel 1988, R.L. McNeely, un professore della School of Social Welfare dell’Università del Wisconsin, pubblicò "The Truth about Domestic Violence: A Falsely Framed Issue", rivelando ancora una volta il livello di violenza contro gli uomini da parte delle donne. Tali fatti, comunque, sono "politicamente scorretti". Anche 10 anni prima, Susan Steinmetz, direttrice del Family Research Institute all’Università dell’Indiana ricevette minacce di danni ai propri figli da parte di gruppi femminili radicali dopo aver pubblicato "The Battered Husband Syndrome".

Perché noi, come cultura, siamo restii a svelare la responsabilità delle donne nelle violenze in ambiente domestico? Perché ci aggrappiamo all’immagine pura e virginale della "damigella in pericolo"? Se fossimo sinceri riguardo al cambiamento, dovremmo riconoscere la verità: le donne sono parte integrante della violenza in ambiente domestico. Il movimento femminista reclama eguali diritti per le donne. Se è così, allora le donne dovrebbero assumersi la responsabilità per il loro comportamento e il loro contributo alla violenza in ambiente domestico. Altrimenti resteremmo in una situazione distorta che annebbia la verità. Solo la verità ci mostrerà la via d’uscita dall’epidemia di violenza che sta distruggendo le nostre famiglie e la nostra nazione."

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Judith Sherven, Ph.D. & James Sniechowski, Ph.D

Biographical Information
Dr. Judith Sherven and Dr. James Sniechowski, a husband and wife psychological team, are two of the country’s most respected, pioneering, and sought after authorities on changing the way we experience differences in our relationships. Their breakthrough, best-selling book, THE NEW INTIMACY: Discovering the Magic at the Heart of Your Differences, demonstrates a new vision of differences -- as facilitating personal growth and spiritual meaning -- available only as a result of value and respect for differences. They have appeared on over 450 television and radio shows including "Oprah," "The View", "New Attitudes" and "48 Hours." They also host their own daily talk-radio show on the Wisdom Radio Network. (www.wisdomradio.com, M-F, Noon-2 PT)
Dr. Sherven and Dr. Sniechowski are committed to helping people change their attitude toward differences between people -- from threatening and hateful (which is at the heart of divorce, as well as all violence, including domestic violence, child abuse and even suicide) to the catalyst for deepest self-awareness and passionate intimacy. They inspire men and women to transform themselves and their relationships through compassion and curiosity -- counteracting the kind of hate and fear that continues to abuse and kill. As Judith and Jim say, "Only through our differences can we love and be loved for all that we are -- flaws, brilliance, the whole package!" Neal Robinson, President Robinson Marketing remarks, "As an organizer of conferences, there are no two people in whom I have more confidence as presenters." To contact them, address your letter to P.O.Box 975 Windam, New York 12496 518.734.3657 jimjude@ix.netcom
shervsniec@mindspring.com

Traduz. per CDVD a cura di Santiago G.


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