21 marzo 2010


aggiornamento del 1° giugno 2011
E' stata condannata a 16 anni di reclusione per omicidio volontario, con il rito abbreviato, Maria Rosa Contu, la donna di 55 anni reo confessa dell'omicidio della madre ottantenne, Angela Podda, avvenuto il 21 marzo dell'anno scorso a Gavoi al culmine di una lite per questioni di eredita'.
In un primo tempo si era pensato ad una caduta accintentale in casa: solo l'autopsia chiari' invece che si trattava di omicidio. I sospetti si erano subito concentrati sulla figlia che confesso' il delitto mentre in chiesa si svolgevano i funerali dell'anziana donna. (ANSA).
fonte

aggiornamento del 23 marzo 2010
Svolta nelle indagini sulla morte di Angela Podda, la donna di 80 anni uccisa domenica scorsa nella sua casa a Gavoi, in provincia di Nuoro. Maria Rosa Contu, 55 anni, la figlia maggiore della vittima ha confessato dopo essere stata arrestata e portata in questura a Nuoro. La donna ha ammesso di aver colpito l'anziana alla testa durante una lite per una questione di eredità. La polizia ha rinvenuto anche l'arma del delitto: una bottiglia di vetro.
La donna ha raccontato al dirigente della Squadra Mobile di Nuoro, Fabrizio Mustaro, della lite nata poiché non condivideva la spartizione dei beni di famiglia dopo la morte del padre, Domenico Contu, avvenuta circa un mese fa.
Nella soffitta dell'abitazione dell'arrestata, ora trasferita nel carcere nuorese di Badu 'e Carros, la polizia ha trovato una busta con cocci di vetro, quel che resta dell'arma del delitto: una bottiglia spaccata con cui l'assassina ha inferto sei colpi alla nuca dell'anziana, trovata morta da una nuora alcune ore dopo il delitto.
Le tracce di sangue sono state trovate dagli uomini della Scientifica di Nuoro e Cagliari nell'abitazione della vittima e su alcuni indumenti della figlia stessa, grazie ai rilievi effettuati con le luci forensi ultraviolette, che evidenziano eventuali tracce biologiche senza alterare la scena del delitto, a differenza del più noto luminol.
Marirosa Contu era stata ricoverata domenica notte in ospedale in preda ad una crisi nervosa dopo aver scoperto il corpo inanimato della madre che viveva nell'appartamento sotto il suo. La donna aveva dato una versione che non aveva convinto gli investigatori che si erano subito accorti che la scena era stata modificata.
L'intervento degli specialisti del Gabinetto regionale della Polizia Scientifica di Cagliari, ha permesso di individuare tutte le tracce di sangue che Contu aveva accuratamente cancellato, prima di trascinare il corpo della mamma vicino alla scala interna, per simulare un incidente domestico. Nell'appartamento della donna i poliziotti della Scientifica hanno trovato anche le scarpe che la donna usava al momento del delitto.
link alla notizia
http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo477268.shtml


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