31 agosto 2009

Quando è arrivata la pattuglia le due ex amiche si stavano picchiando a mani nude. La vittima aveva già presentato una denuncia al commissariato: "Vivo nella paura"

Le ossessioni d´amore e i deliri di gelosia non hanno età. Non hanno nemmeno sesso. Prescindono dall´uguaglianza o dalla differenza di genere. Come il disamore e le derive violente in cui possono naufragare i sentimenti. Sono due donne, due coetanee di 36 anni a lungo fidanzate e compagne di vita, le protagoniste dell´ultimo caso di stalking portato alla luce dai poliziotti del commissariato Dora Vanchiglia e per ora concluso con le manette. Paula e Laura. Una, la più forte della coppia scoppiata, è una ex dipendente della Fiat ed ex commessa di origine cilena, appassionata di kick boxing, tosta e dominante. L´altra, fragile, esce da un passato di droghe e di alcol. Due anni e mezzo fa si mettono insieme, sfidando pregiudizi e chiacchiere. Vanno ad abitare insieme in un appartamento di via Gorizia. Tirano avanti con i lavoretti che Paula riesce a fare, per mantenere entrambe. Per loro, qualche piccolo precedente sulle spalle e situazioni remote non semplice, la strada del vivere quotidiano è in salita. E all´inizio dell´estate finisce l´amore. Si separano. La più fragile resta nell´alloggio che era stato comune, la più forte trova un´altra sistemazione in via Zumaglia.
La distanza non raffredda però la gelosia. Paula non riesce ad accettare la separazione. Desiderio di possesso e rancori si moltiplicano quando Laura trova un nuovo amore, un uomo, questa volta. Comincia il tormento. Telefonate. Messaggini. Minacce. Un assedio. Laura a luglio si decide a fare un passo per lei comunque sofferto. Andare in commissariato, a Mirafiori, e chiedere aiuto e protezione. Come vuole la nuova legge, quella che ha introdotto nel codice penale il reato di stalking e misure preventive di protezione, l´autorità di polizia emette una diffida formale contro la ex, Paula. Le deve stare alla larga, ha il divieto di avvicinarsi alla casa e ai luoghi frequentati dalla molestata.
Venerdì sera finisce come non dovrebbe. Paula torna a casa di Laura, in via Gorizia. Parolacce. Insulti. Lo scontro che da verbale diventa fisico, muscolare. La ex fidanzata assediata chiama il 113, alle otto e tre quarti. La pattuglia più vicina è la Dora 2, con a bordo due poliziotti di lungo corso, allenati ad affrontare le situazioni più disparate da anni e anni di servizio a Porta Palazzo. La volante di commissariato corre all´indirizzo girato via radio dal collega di centrale operativa. Le donne si stanno picchiando a mani nude, lanciandosi addosso parole pesanti. Laura sembra avere la peggio. I poliziotti intervengono, poi supportati da una pattuglia dell´Ufficio prevenzione generale. A ritroso si ricostruisce l´intera storia, si verifica che esiste già una diffida. L´arresto, per gli "atti persecutori" accertati, è facoltativo. Si decide di procedere, con le manette, per tenere separate le due ex fidanzate almeno fino all´udienza di convalida e alla decisione del giudice sulle eventuali misure cautelari da adottare e per evitare che le due donne entrino di nuovo in contatto se lasciate sole e libere. Laura firma una dettagliata querela. Paula non dice niente, non davanti ai poliziotti che formalizzano l´accusa e decidono per le manette. «Sembrava rassegnata». Viene anche fatto un giro nell´appartamento che fu della coppia, in condizioni trascurate, misere.
L´arrestata è accompagnata, a notte, al carcere delle Vallette. «È il primo caso di stalking tra lesbiche - accennano in questura, spiegando che non c´è alcun giudizio morale sugli orientamenti sessuali delle protagoniste, ma solo una constatazione - che viene accertato a Torino». Un altro, a fine giugno, era emerso a Vicenza. L´idea è che le situazioni simili siano diverse, taciute per vergogna e per paura di chiacchiere e cattiverie.
link alla notizia:
espresso.repubblica.it/dettaglio-local/lamore-smarrito-tra-due-donne-finisce-con-un-arresto-per-stalking/2108313


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